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Volevo essere un duro, ma sono solo un Infermiere.

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Nella società odierna, spesso ci troviamo a confrontarci con ideali di forza e durezza che sembrano dominare il nostro modo di pensare. L’immagine del “duro” – qualcuno che affronta la vita a muso duro, che non mostra vulnerabilità e che si fa spazio nel mondo con arroganza e sfida – è una figura che continua a esercitare un certo fascino. Ma cosa succede quando, invece di perseguire questa idea, si sceglie una strada differente, come quella di diventare un infermiere?

La scelta professionale.

Diventare un infermiere non è solo una questione di scelta professionale; è una vocazione. Richiede capacità, competenze e un profondo senso di umanità. Ogni giorno, gli infermieri si trovano di fronte a sfide immense: devono affrontare situazioni di vita o di morte, gestire il dolore delle persone e, spesso, anche il proprio. La realtà è che l’infermieristica richiede una grande forza interiore, che va ben oltre l’immagine stereotipata del “duro”.

La forza nell’empatia.

La vera forza non risiede nel nascondere le emozioni o nel mostrare indifferenza. Al contrario, l’abilità di un infermiere di empatizzare con i pazienti, comprendere le loro paure e le loro sofferenze è una delle qualità più preziose che una persona possa possedere. Essere un infermiere significa essere in grado di ascoltare, rassicurare e, talvolta, piangere con chi sta attraversando uno dei momenti più difficili della propria vita.

La superficialità della durezza.

In un mondo che spesso glorifica la durezza, è importante ricordare che le persone più forti sono quelle che hanno la capacità di mostrarsi vulnerabili. Gli infermieri, con le loro battaglie quotidiane, dimostrano che la vera resilienza non è solo resistere, ma anche sapere quando chiedere aiuto e quando concedere spazio ai propri sentimenti. Questa autenticità crea un ambiente di cura più umano e caldo.

La bellezza della cura.

Essere un infermiere significa prendersi cura non solo della salute fisica, ma anche del benessere emotivo delle persone. In ogni interazione, c’è l’opportunità di fare la differenza. Ogni sorriso che si scambia, ogni parola di conforto, ogni gesto di gentilezza ha un impatto profondo. Il ruolo dell’infermiere è centrale nella costruzione di un legame di fiducia tra il paziente e il sistema sanitario.

Essere un Infermiere, continuare a fare il duro.

In definitiva, voler essere un duro non significa dover abbandonare la propria umanità. Essere un infermiere è una scelta coraggiosa che richiede una forza distinta, fatta di empatia, comprensione e resilienza. In un mondo che spesso promuove l’idea di “essere duri”, è fondamentale riconoscere e celebrare coloro che scelgono di mettere l’umanità e la cura al centro della loro professione. E, in questo, c’è una grande bellezza – quella di saper affrontare le sfide della vita con cuore e compassione.

Nicola P., Infermiere

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