Mar. Lug 16th, 2024

L’infanzia e la preparazione specifica relativa alla prima infanzia costituiscono la base formativa di qualsiasi educatore, anche di colui che lavora con gli adulti, con gli anziani o con persone con disabilità. Tutto parte dall’infanzia ed ha lì il fondamento: pensiamo, ad esempio, a quanto influiscano i primi anni di vita sull’organizzazione e differenziazione neurologica di un individuo e quanto l’educazione incida in tutto questo (le recenti scoperte delle neuroscienze lo confermano). Ma dobbiamo anche comprendere il grave errore che si commetterebbe nel voler frammentare la figura dell’educatore. Relazionare l’educatore solo all’ambito nel quale opera significherebbe perdere la visione globale sull’Uomo, il “Pensami adulto”. Frammentare l’esperienza dell’educare in singoli segmenti sarebbe come voler analizzare un film basandosi su un singolo fotogramma, piuttosto che cogliere la visione d’insieme.

L’aver ricompreso la qualifica di educatore dei servizi educativi per l’infanzia all’interno di quella di educatore professionale socio-pedagogico e, dunque, l’aver previsto l’ingresso nell’Ordine professionale di entrambe le qualifiche professionali è una scelta di grande visione, che punta alla reale qualificazione dei servizi educativi per l’infanzia. L’obiezione anacronistica della Commissione per il Sistema Integrato, secondo la quale gli albi professionali sarebbero necessari solo per le figure che svolgono la libera professione, non ha alcun fondamento scientifico e non trova riscontro nella realtà: non risulta, ad esempio, che gli assistenti sociali, o gli stessi medici, siano tenuti all’iscrizione all’Ordine professionale solo quando lavorano come liberi professionisti.

Le recenti scoperte delle neuroscienze confermano l’importanza della prima infanzia nello sviluppo neurologico di un individuo, dimostrando che un’educazione di qualità in questi primi anni ha un impatto significativo e duraturo sulla vita di una persona. Di conseguenza, un approccio integrato e unificato nella formazione degli educatori è essenziale per garantire una comprensione completa e olistica delle esigenze e dello sviluppo umano.

Ignorare questa necessità e scegliere di frammentare la figura dell’educatore non solo riduce l’efficacia del loro operato, ma nega anche la complessità e la continuità dello sviluppo umano. Un educatore deve avere una formazione che permetta di comprendere e supportare ogni fase della vita, riconoscendo l’interconnessione tra l’infanzia, l’età adulta e la vecchiaia.

In conclusione, la decisione di includere gli educatori dei servizi educativi per l’infanzia nell’Ordine professionale socio-pedagogico è un passo avanti significativo verso la qualificazione dei servizi educativi. È un riconoscimento dell’importanza di una formazione completa e integrata, che rispetta la complessità della crescita umana e si basa su solide fondamenta scientifiche. Respingere questa visione significa restare indietro rispetto alle evidenze scientifiche e alle necessità reali della società.

Seguici anche su:

  • Gruppo Telegram: Concorsi in Sanità – LINK
  • Gruppo Telegram: AssoCareNews.it – LINK
  • Gruppo Telegram: Infermieri – LINK
  • Gruppo Telegram: Operatori Socio Saniari (OSS) – LINK
  • Gruppo Facebook: Concorsi in Sanittà – LINK
  • Pagina Facebook: AssoCareNews.it – LINK
  • Gruppo Facebook: AssoCareNews.it – LINK
  • Gruppo Facebook: Operatori Socio Sanitari – LINK
  • Gruppo Telegram: ECM Sanità – LINK
  • Gruppo Facebook: ECM Sanità – LINK

Per contatti:

Autore