Violenza in ospedale: aggredisce l’OSS che lo aveva soccorso al Santa Maria Nuova.
Un nuovo episodio di violenza si è verificato venerdì pomeriggio all’ospedale di Santa Maria Nuova, nel cuore di Firenze. La polizia è intervenuta per arrestare un 22enne di origine peruviana, noto alle forze dell’ordine, dopo che questi aveva aggredito un operatore socio-sanitario (OSS). L’OSS ha riportato lesioni che gli sono valse una prognosi di 30 giorni.
La dinamica dell’aggressione.
Secondo le prime ricostruzioni, il giovane è stato soccorso in strada dal 118 e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale in evidente stato di ebbrezza alcolica. Una volta all’interno della struttura, senza apparente motivo, si è scagliato improvvisamente contro un OSS, ruotandogli violentemente la mano.
L’intervento dell’agente di polizia presente presso il posto di polizia dell’ospedale e del personale medico ha consentito di riportare la situazione sotto controllo fino all’arrivo delle volanti. Il 22enne è stato arrestato con l’accusa di lesioni personali.
Applicata la nuova legge contro le aggressioni al personale sanitario.
Questo caso rappresenta uno dei primi a Firenze in cui è stata applicata la legge introdotta dal decreto legge 137 del 2024. La norma prevede l’arresto e sanzioni pecuniarie per chi aggredisce operatori sanitari, socio-sanitari e ausiliari nell’esercizio delle loro funzioni, o per chi danneggia beni destinati all’assistenza sanitaria.
“Finalmente una legge che va nella direzione giusta”, ha commentato Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze. “È fondamentale garantire un ambiente di lavoro sereno per chi è impegnato a curare anche coloro che li aggrediscono”.
L’escalation delle aggressioni in Toscana.
I numeri forniti dall’Osservatorio della Regione Toscana evidenziano una situazione preoccupante. Nel primo semestre del 2024 sono stati registrati 1.136 episodi di violenza negli ospedali e nei servizi sanitari regionali:
- 903 aggressioni verbali;
- 207 aggressioni fisiche;
- 26 atti contro la proprietà.
Le categorie più colpite sono gli infermieri (53%), seguiti dagli OSS (17%) e dai medici (13%). I settori più esposti sono i servizi psichiatrici territoriali (45% delle violenze) e i pronto soccorso.
L’escalation è evidente anche nei dati annuali:
- 2020: 752 episodi;
- 2021: 817 episodi;
- 2022: 1.258 episodi;
- 2023: 2.356 episodi.
Le reazioni e le misure di sensibilizzazione.
“Dal 2020 al 2023 abbiamo osservato un aumento del 30% nelle aggressioni”, ha aggiunto Dattolo. Un sondaggio condotto su 1.700 sanitari ha rivelato che il 60% è stato vittima almeno una volta di violenze verbali o fisiche.
L’Ordine dei Medici di Firenze è impegnato in una campagna di sensibilizzazione per affrontare il problema, ma serve un impegno collettivo. “È paradossale che professionisti sanitari, impegnati a tutelare la salute dei cittadini, debbano affrontare simili situazioni”, ha concluso Dattolo.
Un problema che riguarda tutti.
L’episodio di Santa Maria Nuova è solo l’ultimo di una serie di eventi che sottolineano l’urgenza di proteggere gli operatori sanitari. L’applicazione della nuova legge è un passo importante, ma per combattere il fenomeno delle aggressioni è necessaria una maggiore consapevolezza da parte della collettività e un rafforzamento delle misure di sicurezza negli ospedali e nei servizi territoriali.
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