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Vibo Valentia: la proroga per infermieri e OSS diventa un’ingiustizia secondo i sindacati.

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Le promesse di stabilizzazione e rinnovo contrattuale per gli “eroi del Covid” si infrangono contro la realtà delle decisioni dell’ASP di Vibo Valentia. Con una proroga di appena due mesi concessa a una parte esigua del personale sanitario precario, si apre un nuovo capitolo di polemiche e proteste.

I numeri della “beffa”.

Dei 15 OSS attivi presso l’ASP, soltanto 4 hanno ricevuto il rinnovo temporaneo. Per quanto riguarda gli infermieri, su 25, ne sono stati confermati appena 13. Questo significa che più di 20 operatori sanitari si troveranno senza lavoro dal 1° gennaio 2025, nonostante abbiano contribuito in maniera cruciale durante l’emergenza pandemica.

I sindacati, tra cui Cgil, Cis, Fp, Uilfpl, Nursing Up, Fials e Nursind, hanno espresso sdegno e incredulità per la decisione. «Non c’è alcuna trasparenza nei criteri adottati per scegliere i “fortunati” e lasciare fuori gli altri», denunciano in una nota.

“Eroi del Covid” lasciati senza risposte.

La decisione dell’ASP ha scatenato amarezza e rabbia tra i lavoratori, definiti durante la pandemia “eroi del Covid”. Per oltre 40 mesi, questi professionisti hanno lavorato in condizioni difficili, spesso senza adeguate garanzie contrattuali. Ora, con il mancato rinnovo, si prevede un impatto negativo sui servizi sanitari, specialmente:

  • Nell’area emergenza, già fortemente carente di personale;
  • Nel settore penitenziario, dove alcuni operatori con oltre 36 mesi di servizio non vedranno il proprio contratto rinnovato.

Sindacati e lavoratori sul piede di guerra.

Le organizzazioni sindacali promettono di non arrendersi: «Non appena possibile, continueremo la lotta al fianco dei lavoratori». Annunciano inoltre la richiesta di un confronto urgente con l’ASP e la Regione Calabria, non solo per ottenere il rinnovo dei contratti, ma anche per avviare un processo di stabilizzazione dei precari.

Stabilizzare il personale sanitario è una misura già attuata in altre aziende sanitarie calabresi, ma che sembra incontrare ostacoli a Vibo Valentia. «Questa situazione è una vergogna tutta vibonese», dichiarano i sindacati, puntando il dito contro la mancanza di trasparenza e programmazione.

Promesse tradite e speranze disattese.

L’indignazione cresce anche a causa delle promesse fatte dagli esponenti politici durante il sit-in dei giorni scorsi. Secondo quanto riferito, i lavoratori erano stati rassicurati sul rinnovo di tutti i contratti. «Davanti alle telecamere, i politici garantivano risultati concreti, ma la realtà è ben diversa», sottolineano i sindacati.

Quale futuro per i precari?

Mentre il 2025 si apre con una nuova crisi occupazionale per il personale sanitario di Vibo Valentia, la questione dei contratti precari resta irrisolta. Stabilizzare questi lavoratori non è solo un atto di giustizia, ma una necessità per garantire la continuità e la qualità dei servizi sanitari in Calabria.

Con il tempo che stringe, i sindacati chiedono una risposta chiara e un piano d’azione concreto: «Non possiamo più tollerare che lavoratori indispensabili per il sistema sanitario siano trattati come numeri da eliminare».

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