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Veneto: carenza di infermieri, polemiche sulla proposta di formare OSS come strumentisti di sala operatoria.

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La grave carenza di personale infermieristico che sta colpendo il Veneto ha spinto l’Azienda Ospedaliera di Padova a cercare soluzioni alternative per garantire la continuità dei servizi sanitari. Tra le proposte più discusse vi è l’idea di formare Operatori Socio-Sanitari (OSS) per il ruolo di strumentisti di sala operatoria, una scelta che ha suscitato forti reazioni e proteste da parte degli infermieri e dei sindacati di categoria.

La posizione degli infermieri e le preoccupazioni dei sindacati.

Secondo il Coordinamento Opi Veneto, che segue la vicenda fin dal primo incontro con i vertici aziendali avvenuto il 18 settembre 2023, la proposta è inaccettabile. Durante la seconda riunione, tenutasi il 23 dicembre 2024, gli infermieri hanno ribadito la loro netta opposizione, sollevando dubbi sulla legittimità e sulle responsabilità professionali legate a questa iniziativa. “Se il piano verrà portato avanti, siamo pronti ad agire per vie legali,” ha dichiarato l’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI).

Anche i sindacati UIL e CISL hanno espresso preoccupazione in merito al progetto, inviando due lettere ufficiali – l’8 dicembre 2024 e il 16 gennaio 2025 – nelle quali si evidenziano i rischi per la sicurezza dei pazienti e per il corretto svolgimento delle procedure chirurgiche. Tra i firmatari delle lettere figurano Luigi Spada (UIL), che è anche un OSS, e Achille Pagliaro (CISL), i quali hanno definito il piano “allarmante” per le possibili implicazioni sul piano professionale e legale.

Il progetto di formazione per gli OSS.

Il piano proposto dall’Azienda Ospedaliera di Padova prevede un corso di formazione volontaria di 450 ore per preparare gli OSS al ruolo di strumentisti in sala operatoria. Tuttavia, la proposta è stata accolta con grande scetticismo e contrarietà da parte di gran parte del personale sanitario, che ritiene che la figura dell’infermiere sia insostituibile in un contesto così delicato e altamente specializzato.

La richiesta di sospensione del progetto.

In risposta alle numerose critiche, gli Ordini degli Infermieri e i sindacati hanno formalmente richiesto all’Azienda Ospedaliera di sospendere ogni attività relativa alla formazione degli OSS per questo ruolo. A tal fine, è stato programmato un nuovo incontro tra le parti per il 28 gennaio 2025, durante il quale si discuterà il futuro del progetto e le possibili alternative per affrontare la carenza di infermieri senza compromettere la qualità dell’assistenza sanitaria.

Intervento tappabuchi che mette a rischio il paziente.

La proposta di formare gli OSS per coprire ruoli infermieristici in sala operatoria è solo l’ultimo tentativo di fronteggiare la cronica mancanza di personale sanitario, un problema che affligge il Veneto e molte altre regioni italiane. Tuttavia, la questione solleva interrogativi fondamentali sulla sicurezza dei pazienti, la tutela delle competenze professionali e il rispetto delle normative vigenti.

L’esito della vicenda sarà determinante per il futuro del sistema sanitario regionale e potrebbe aprire un dibattito nazionale sul ruolo e la valorizzazione delle diverse figure professionali in ambito sanitario.

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