Università Telematiche: nuove regole in arrivo per la Qualità della Formazione. Finalmente.

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Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) sta per introdurre una serie di nuove norme per regolamentare le università telematiche, che includono importanti cambiamenti volti a garantire una formazione di alta qualità per gli studenti. La ministra Anna Maria Bernini ha annunciato che il Decreto Bernini, che stabilirà i requisiti per il funzionamento degli atenei online, è ormai pronto per essere firmato.

I Requisiti per le Università Telematiche.

Con l’aumento esponenziale degli studenti iscritti a università telematiche negli ultimi dieci anni, il governo ha deciso di intervenire per garantire che tali istituti rispettino standard di qualità simili a quelli delle università tradizionali. Ecco le principali novità:

Rapporto studenti/docenti: Attualmente, nelle università telematiche il rapporto è di un docente ogni 384 studenti, molto più alto rispetto alle università tradizionali, dove si ha un docente ogni 28 studenti. Con il nuovo decreto, il rapporto dovrà scendere a un docente ogni 192 studenti, dimezzando così l’attuale squilibrio.
Lezioni in presenza: Il decreto prevede che almeno il 20% delle lezioni dovranno essere svolte in presenza, inclusi gli esami, a meno di casi eccezionali.
Lezioni sincrone: Almeno il 40% delle lezioni online dovrà essere trasmesso in diretta (sincrono), limitando il ricorso a lezioni registrate in streaming. Questo garantirà un’interazione più attiva tra studenti e docenti.
Supervisione dell’ANVUR: L’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) sarà incaricata di monitorare e far rispettare le nuove normative.

Cosa ha detto la Ministra Bernini.

Durante un recente question time alla Camera, la ministra Anna Maria Bernini ha ribadito l’importanza di garantire un’alta qualità della formazione, sia nelle università tradizionali che in quelle telematiche. “Non sono interessata a fondi, potentati o alleanze”, ha dichiarato, sottolineando che il suo obiettivo è assicurare che tutti gli studenti, indipendentemente dalla modalità di erogazione dei corsi, abbiano accesso a un’offerta formativa di qualità. L’incontro con i rappresentanti degli atenei telematici, la Conferenza dei Rettori, l’ANVUR e il Consiglio Universitario Nazionale ha confermato la volontà del ministero di mantenere elevati standard didattici.

La Proposta di Legge di Alleanza Verdi e Sinistra.

Parallelamente, Alleanza Verdi e Sinistra ha avanzato una proposta di legge che prevede la trasformazione degli atenei telematici in enti senza scopo di lucro entro 12 mesi. Inoltre, la proposta mira a equiparare i criteri di accreditamento tra università pubbliche e private, al fine di garantire parità di trattamento.

Secondo Elisabetta Piccolotti, deputata di AVS, “Non siamo contrari agli atenei da remoto, ma siamo convinti che servano criteri e limiti”. Questo intervento, secondo AVS, è necessario per evitare che gli atenei telematici con fini di lucro si avvantaggino rispetto alle università pubbliche, che stanno subendo tagli ai finanziamenti.

Facoltà Mediche e Professioni Sanitarie.

La stretta sulle università telematiche coinvolge anche corsi di laurea cruciali come Medicina, Infermieristica, Ostetricia, Fisioterapia e altre professioni sanitarie. La necessità di mantenere standard rigorosi di formazione per questi ambiti è particolarmente pressante, visto il ruolo fondamentale di queste figure nella sanità pubblica. Le nuove norme mirano a garantire che anche gli studenti delle professioni sanitarie che scelgono percorsi online ricevano una formazione adeguata e conforme agli standard nazionali.

Conclusione.

Le novità introdotte dal Decreto Bernini rappresentano un passo importante verso la regolamentazione delle università telematiche, garantendo qualità, trasparenza e parità di condizioni con gli atenei tradizionali. Questi cambiamenti puntano a fornire una formazione solida, essenziale soprattutto per corsi legati alla salute e al benessere della popolazione.

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