UIL FPL. Rinnovo del CCNL Sanità 2022-2024: solo 45 euro in più per Infermieri, OSS, Professioni Sanitarie e Amministrativi.

La UIL FPL ha pubblicato un’analisi dettagliata sugli aumenti salariali previsti dal rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2022-2024 per il comparto sanità. Nonostante le risorse stanziate, pari al 6%, l’incremento netto mensile in busta paga appare limitato. Ecco una sintesi dei dati forniti.

Le principali categorie coinvolte.

L’analisi si concentra su quattro aree professionali:

• Professionisti della salute e funzionari (esempio: infermieri)

• Operatori (esempio: OSS – Operatore Socio Sanitario)

• Personale di supporto (esempio: operatori tecnici)

• Assistenti (esempio: assistenti amministrativi)

Gli aumenti salariali in dettaglio.

Gli aumenti lordi mensili includono varie voci, tra cui l’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC) già percepita e le risorse aggiuntive previste dall’ultima Legge di Bilancio. Tuttavia, il valore reale netto è significativamente inferiore, come mostrano gli esempi pratici:

Infermieri (area dei professionisti della salute):

• Aumento lordo tabellare: +135 €

• Netto in busta paga: +45 €

Operatori Socio Sanitari (area operatori):

• Aumento lordo tabellare: +120 €

• Netto in busta paga: +45 €

Operatori Tecnici (area personale di supporto):

• Aumento lordo tabellare: +115 €

• Netto in busta paga: +45 €

Assistenti Amministrativi (area assistenti):

• Aumento lordo tabellare: +127 €

• Netto in busta paga: +44 €

Un confronto con l’inflazione.

L’aumento contrattuale appare modesto se confrontato con l’inflazione stimata al 17% per il triennio 2022-2024, che riflette il costo crescente dell’energia e dei beni di consumo. Il potere d’acquisto dei lavoratori rischia quindi di rimanere compromesso.

Nota sulle indennità.

Va aggiunto un importo lordo extra di circa 13 € per il personale del pronto soccorso, derivante dalle indennità previste per questo settore critico.

Aumenti insufficienti.

L’aumento netto di soli 45 € mensili appare insufficiente a soddisfare le esigenze dei lavoratori del comparto sanità, che operano in condizioni spesso difficili e sotto pressione. Il rinnovo del CCNL rappresenta comunque un passo avanti, ma i sindacati sottolineano la necessità di ulteriori investimenti per garantire stipendi più adeguati.

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