UIL Fpl. Revisione del Profilo dell’OSS: le novità e le criticità del nuovo schema di Accordo.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha trasmesso lo schema di revisione del Profilo dell’Operatore Socio Sanitario (OSS) al Presidente della Conferenza Stato-Regioni e alle Regioni Emilia Romagna, Piemonte e Lombardia. Questa bozza, datata 8 agosto 2024, introduce importanti modifiche, molte delle quali sollevano dubbi e perplessità tra le organizzazioni sindacali e i professionisti del settore.
Ecco le principali novità e criticità comunicate alla stampa dalla UIL Fpl e più precisamente dalla responsabile nazionale degli OSS Barbara Facco e dalla responsabile area sanità Fulvia Murru.
Principali modifiche al Profilo dell’OSS.
Articolo 2: Viene introdotto il caregiver come destinatario delle attività degli OSS, assente nel profilo attuale. È stato rimosso il riferimento alle attività di supporto organizzativo e gestionale, ora affidate alla nuova figura dell’Assistente Infermiere.
Articolo 3: Si aggiunge la definizione del fabbisogno professionale, condivisa tra Regioni e Direzioni competenti per la formazione. Di rilievo è l’istituzione di un Registro regionale degli attestati rilasciati, richiesta da tempo dalle organizzazioni di categoria.
Articolo 4: I contesti operativi dell’OSS vengono ampliati per includere strutture psichiatriche, ambulatoriali e assistenza domiciliare. Tuttavia, il settore del turismo sociale, proposto dalla nostra organizzazione, non è stato incluso.
Articolo 5: Le relazioni con altre figure professionali vengono ora ricondotte ai professionisti sanitari e agli assistenti sociali.
Articolo 7: Le Regioni con bilinguismo richiedono la conoscenza della doppia lingua nei corsi di formazione.
Articolo 10: Riduzione delle ore del corso di formazione da 1200 a 1000 ore e del periodo di completamento da 12-18 mesi a 9-12 mesi.
Articolo 14: Viene ampliata la possibilità per gli OSS con comprovata esperienza lavorativa di insegnare contenuti tecnico-pratici, eliminando il limite del 30% delle ore in formula e-learning.
Articolo 16: Introduce la possibilità di effettuare il tirocinio fino al 30% delle ore previste nelle strutture in cui si è già in servizio.
Articolo 18: Introduce l’obbligo di aggiornamento professionale pari a un’ora per ogni mese lavorato, aumentando le ore previste da 15 a 12 all’anno.
Articolo 20: Equipara la qualifica ottenuta secondo la normativa attuale, ampliando l’Atlante di riferimento con nuovi indicatori relativi ai servizi assistenziali per soggetti disagiati.
Criticità e Questioni Sollevate dalle Organizzazioni Sindacali
Le competenze, le abilità minime e le conoscenze degli OSS rimangono inalterate, ma la preparazione e somministrazione del farmaco sotto supervisione medica o infermieristica resta un punto controverso per le possibili implicazioni sulla responsabilità professionale.
Nuova Figura: L’Assistente Infermiere
Parallelamente, si discute anche dell’istituzione della figura dell’Assistente Infermiere, proposta dal Ministero dell’Economia e Finanze. Secondo la bozza, questa figura collaborerebbe con la professione infermieristica, sebbene permangano dubbi sulla sovrapposizione delle competenze.
Articolo 1: Le attività previste per l’OSS si sovrappongono a quelle dell’Assistente, creando potenziali conflitti organizzativi nelle strutture socio-sanitarie.
Articolo 6: Introduce la possibilità di sostituire il diploma di maturità con cinque anni di esperienza lavorativa, unitamente a formazione su abilità linguistiche e logico-matematiche.
Articolo 10: Aggiunge il modulo didattico relativo alla preparazione e somministrazione del farmaco.
Articolo 20: Gli attestati di OSS con formazione complementare vengono equiparati a quelli dell’Assistente Infermiere, con l’aggiornamento delle competenze demandato alle Regioni.
Conclusioni
Questa revisione rappresenta un passo cruciale nella ridefinizione delle competenze degli OSS e nell’introduzione della nuova figura dell’Assistente Infermiere. Tuttavia, le criticità evidenziate, in particolare quelle legate alla sovrapposizione delle competenze e alle responsabilità professionali, necessitano di un ulteriore confronto tra le parti interessate. Sarà essenziale adottare misure che rendano queste professioni più attrattive, con inquadramenti contrattuali adeguati, stipendi giusti e una reale valorizzazione delle competenze.
Qui in basso il documento della UIL Fpl:
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