Truffa dei Diplomi OSS: 160 falsi attestati, arresti e sequestri per 120mila Euro.

Un’operazione della Guardia di Finanza ha smantellato un sistema di falsificazione di diplomi per Operatori Socio Sanitari (OSS), con due “diplomifici” scoperti a Latina e Velletri. L’indagine, denominata “Magic Oss”, ha portato all’arresto di quattro persone e al sequestro di beni per 120mila euro.

Il sistema dei falsi diplomi.

Dal 2020 al 2024, i due istituti coinvolti hanno rilasciato 160 falsi diplomi OSS, spacciandoli come autentici e certificati. I corsi, finanziati con fondi regionali e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), richiedevano 1012 ore di formazione, di cui 506 ore teoriche e altrettante di tirocinio pratico in strutture sanitarie.

Tuttavia, è emerso che:

• Le lezioni teoriche erano spesso simulate, con registri presenze falsificati.
• I tirocini obbligatori in aziende ospedaliere e RSA non venivano svolti.

Tra gli episodi più eclatanti, la presenza “in aula” di uno spacciatore toscano, nonostante fosse agli arresti domiciliari.

Arresti e sequestri.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Velletri, si sono concluse con:

• Quattro arresti domiciliari per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e falsificazione di atti pubblici.
• Il sequestro di 120mila euro, corrispondenti ai fondi pubblici ottenuti illecitamente nell’ambito del programma “Garanzia Occupabilità dei Lavoratori” (GOL).

Reazioni istituzionali.

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha elogiato l’operazione:

“Questa truffa mina la credibilità del sistema educativo e formativo italiano. Ogni diploma deve rappresentare competenza e merito, garantendo un’adeguata preparazione per l’inserimento lavorativo.”

L’intervento si inserisce in un piano più ampio di collaborazione tra il Ministero e la Guardia di Finanza per contrastare i cosiddetti “diplomifici”.

Segnale forte dello Stato contro i diplomifici-farlocco.

L’operazione “Magic Oss” rappresenta un segnale forte nella lotta contro le truffe nel sistema formativo, tutelando la qualità delle professioni sanitarie. La vicenda sottolinea l’importanza di un controllo rigoroso sui finanziamenti pubblici e sulle procedure di certificazione, per salvaguardare la fiducia dei cittadini e l’integrità del sistema sanitario e educativo italiano.

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