Mar. Lug 16th, 2024
Senior man and his doctor having video conference with experienced medical worker

La pandemia di COVID-19 ha trasformato radicalmente la medicina e l’infermieristica italiana, accelerando l’adozione della telemedicina come strumento essenziale per la gestione dei pazienti. Fin dall’inizio della crisi sanitaria, la telemedicina ha dimostrato di essere un mezzo efficace per continuare a fornire cure mediche nonostante le restrizioni imposte dal lockdown e la necessità di mantenere il distanziamento sociale.

Telemedicina Durante la Pandemia

A marzo 2020, molti centri di cardiologia hanno iniziato a convertire alcuni tipi di controlli ambulatoriali in visite telematiche utilizzando tecnologie avanzate. I pazienti con dispositivi come pacemaker e defibrillatori sono stati dotati di apparecchi che sfruttano la linea 4G per trasmettere informazioni in tempo reale ai medici, ma anche per fornire prestazioni Infermieristiche (Infermieri ADI, Infermieri COT, Infermieri IFoC). Questo monitoraggio remoto ha permesso di mantenere un controllo assiduo delle condizioni dei pazienti, riducendo la necessità di visite fisiche.

Cos’è la Telemedicina?

La telemedicina integra tre aree scientifico-disciplinari: telecomunicazioni, informatica e medicina. Originariamente coniata negli anni ’70 da Thomas Bird, la telemedicina descrive la pratica della medicina a distanza, utilizzando sistemi di comunicazione interattiva multimediale.

Nel 1990, una Commissione tecnica dell’Unione Europea ha definito la telemedicina come un mezzo per migliorare la qualità dei servizi sanitari, facilitare la formazione dei professionisti della salute e ottimizzare il trasferimento di dati ed esperienze tra i paesi europei. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha descritto la telemedicina come l’erogazione di servizi di cura in situazioni in cui la distanza è un fattore critico, utilizzando tecnologie informatiche per lo scambio di informazioni utili alla diagnosi, trattamento e prevenzione delle malattie.

Telemedicina nel Contesto del COVID-19

Durante la pandemia, la telemedicina è diventata un elemento chiave per la gestione dei pazienti, in particolare per quelli con patologie croniche. L’adozione di tecnologie avanzate ha permesso di monitorare continuamente lo stato di salute dei pazienti, inclusi parametri vitali come il ritmo cardiaco, la pressione sanguigna e la saturazione di ossigeno.

I progressi simultanei in diversi ambiti tecnologici, tra cui l’uso diffuso dei telefoni cellulari, la maggiore larghezza di banda, e lo sviluppo di smartphone sempre più potenti, hanno facilitato l’adozione della telemedicina. La tecnologia medicale wireless, ad esempio, prevede l’uso di sensori indossabili che trasmettono dati fisiologici a un ricevitore (spesso uno smartphone), che a sua volta invia i dati a una piattaforma online per l’analisi e il monitoraggio remoto.

Vantaggi della Telemedicina

I principali vantaggi della telemedicina includono:

  • Monitoraggio Continuo: Consente il monitoraggio costante dei parametri vitali dei pazienti, riducendo il rischio di complicanze.
  • Accesso Facilitato alle Cure: Permette ai pazienti di ricevere assistenza medica senza dover lasciare la propria casa, riducendo il carico sui servizi sanitari tradizionali.
  • Riduzione dei Costi: Può ridurre i costi associati alle ospedalizzazioni e alle visite in ambulatorio, ottimizzando le risorse sanitarie.
  • Miglioramento della Qualità della Vita: I pazienti possono gestire meglio le loro condizioni croniche grazie a una maggiore comodità e a un accesso più facile alle cure.

Prospettive Future

La telemedicina ha il potenziale di trasformare radicalmente il sistema sanitario, rendendo le cure mediche più accessibili e efficienti. Con l’integrazione di tecnologie avanzate e la continua innovazione, la telemedicina può migliorare significativamente la qualità dell’assistenza sanitaria, riducendo al contempo i costi e aumentando la soddisfazione dei pazienti.

L’implementazione di questi sistemi durante la pandemia ha dimostrato la loro efficacia, aprendo la strada a un uso più diffuso e integrato della telemedicina anche oltre l’emergenza COVID-19.

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