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Telemedicina, a che punto siamo in Italia? La disamina dei vertici di AISI

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AISI, l’Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti, esprime il proprio sostegno al crescente sviluppo della telemedicina e ne sottolinea l’importanza per il settore della sanità privata in Italia. Mentre la telemedicina è in continua crescita in tutta Europa, l’Italia, con circa 14,7 milioni di utenti attivi in sanità connessa, non può rimanere indietro.

Secondo recenti analisi, nel 2028 si prevede che il numero di utenti raggiunga i 23 milioni, con una crescita annuale dell’11,8%. Nonostante i progressi nel settore pubblico, con l’implementazione delle piattaforme di telemedicina nazionale e regionale, la sanità privata in Italia, settore verso cui la collettività si rivolge sempre di più, considerato che nel 2023, la spesa sanitaria privata in Italia ha registrato un significativo incremento, superando i 43 miliardi di euro, con un aumento del 7% rispetto al 2022 e del 24% rispetto al 2019, stenta ancora a decollare nonostante i passi in avanti, a causa di ostacoli organizzativi, culturali e normativi.

In questo contesto, AISI ribadisce l’importanza di una piena integrazione dei servizi di telemedicina nelle strutture sanitarie private. La sanità privata ha il potenziale di offrire servizi innovativi, complementari e sempre più accessibili ai cittadini, ma necessita di politiche di sostegno chiare e di un investimento adeguato.

Le Proposte di AISI

AISI sollecita al Governo italiano un maggiore sostegno alla sanità privata, attraverso:

-Definizione chiara e rapida di un nuovo piano tariffario aprendo la strada a investimenti in settori come la telemedicina.

-Incentivare l’adozione di tecnologie innovative attraverso maggiori risorse.

-Migliorare la formazione del personale sanitario, che gioca un ruolo cruciale nell’adozione di queste nuove tecnologie.

-Superare le difficoltà burocratiche che rallentano l’adozione della telemedicina nelle strutture private.

“La telemedicina è il futuro, e per la sanità privata è essenziale non restare indietro”

“La telemedicina rappresenta un’opportunità straordinaria per la sanità privata, che può contribuire a rendere le cure più accessibili e convenienti. È necessario che il Governo sostenga questo processo di digitalizzazione, affinché la sanità privata possa svilupparsi in maniera coerente con gli standard europei. La nostra proposta è chiara: bisogna fornire una visione e un supporto che permettano alle strutture private di evolversi insieme al sistema sanitario nazionale, per il benessere di tutti i cittadini”.

Così nella loro disamina il Presidente Karin Saccomanno e il Direttore Generale di AISI, Giovanni Onesti.

“AISI resta fermamente convinta che la telemedicina così come il digitale abbia un valore fondamentale per il futuro della sanità privata e per l’intero sistema sanitario italiano, supportando esami sempre più specializzati e anche l’assistenza domiciliare. Solo con l’integrazione di tecnologie innovative e politiche di sostegno mirate, la sanità privata potrà crescere in modo da rispondere alle sfide e alle opportunità offerte dall’e-health”, concludono Saccomanno e Onesti.

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