Susanna, l’OSS che fa la differenza: un faro di umanità e professionalità nella Sanità.
In un mondo dove la sanità è spesso vista come un sistema freddo e impersonale, Susanna, un’Operatrice Socio Sanitaria (OSS) che lavora in una nota clinica privata nel sud d’Italia, rappresenta un raro esempio di dedizione e umanità. Abbiamo avuto il piacere di conoscerla per caso, e fin da subito siamo rimasti colpiti dalla sua professionalità e dal modo in cui accoglie ogni esigenza del paziente, trasformando la sua assistenza in un atto di autentico amore e cura.
Per Susanna, la gratificazione non arriva da premi o riconoscimenti ufficiali, ma da qualcosa di molto più semplice e sincero: “Mi basta un sorriso o un grazie da parte del mio assistito e della mia assistita, sono queste le gioie della vita; quando vedo chi soffre tornare a sorridere mi riempie di energie e mi fa ben sperare in una sanità sempre più vicina alla gente e sempre più in ascolto delle richieste di chi soffre”. Queste parole racchiudono l’essenza del suo lavoro e del suo approccio alla professione.
A quasi 50 anni, Susanna ha già vissuto una vita piena di esperienze. Prima di diventare OSS, era una ragioniera, ma ha sempre avuto una vocazione per l’accoglienza e l’assistenza. Questo percorso l’ha portata a diventare una figura chiave nel suo reparto, dove è apprezzata non solo per le sue competenze tecniche, ma anche per la sua capacità di risolvere problematiche complesse con un tocco di umanità che è raro trovare.
Nel reparto in cui lavora, Susanna è il punto di riferimento per tutto ciò che riguarda l’assistenza socio-sanitaria e alberghiera. Senza di lei, il reparto sarebbe un luogo meno accogliente, con meno sorrisi e più sofferenza. La sua presenza fa la differenza non solo per i pazienti, ma anche per il personale con cui collabora.
La fede di Susanna gioca un ruolo fondamentale nel suo lavoro. Devota di Padre Pio, spesso affida i suoi assistiti alla preghiera, trovando in essa la forza per affrontare le sfide quotidiane del suo lavoro. Questa spiritualità profonda le dà la serenità e la forza necessarie per sostenere i pazienti nei momenti più difficili.
Magari ci fossero tante Susanne in giro per l’Italia. Purtroppo, però, non tutte le realtà sono uguali, e di persone preparate come lei ce ne sono poche nei nostri ospedali e sul territorio. Susanna non è solo un’OSS; è un faro di speranza e umanità, un esempio di come la sanità possa davvero essere vicina alla gente, ascoltando e rispondendo alle necessità di chi soffre.
La storia di Susanna ci ricorda che, al di là delle strutture e delle tecnologie, sono le persone come lei a fare la differenza. Sono i loro sorrisi, la loro empatia, e il loro instancabile impegno che trasformano la cura in qualcosa di speciale e profondamente umano.
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