Infermieri abilitazione di stato, albania, infermieri, lombardia, ministero della salute, riconoscimento titoli universitari Redazione Assocarenews.it 29 Dicembre 2024 0 Commenti

Studi in Albania: riconoscimento ministeriale per i titoli di infermiere.

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“Il più bel dono di Natale” per un’infermiera dopo un anno di attesa.

Dopo una lunga attesa e numerose sollecitazioni, arriva finalmente la svolta per i titoli professionali conseguiti all’estero. Il 24 dicembre, vigilia di Natale, un’infermiera 27enne originaria dell’Albania ha ricevuto la tanto attesa comunicazione dal Ministero della Salute: il riconoscimento ufficiale del suo titolo, conseguito in Albania, che le permetterà di esercitare la professione in Italia.

La storia della giovane infermiera inizia nell’ottobre 2023, quando presenta la documentazione necessaria per ottenere il riconoscimento. Dopo un anno di attese e burocrazia, la notizia è arrivata: «È il più bel regalo di Natale», ha dichiarato la donna. Tuttavia, non tutti i professionisti stranieri hanno la stessa fortuna, con migliaia ancora in coda per ottenere il via libera.

La carenza di personale sanitario in Italia, in particolare in regioni come la Lombardia, rende evidente l’urgenza di agevolare il riconoscimento dei titoli stranieri. Le risorse professionali formate all’estero rappresentano una risorsa fondamentale per il sistema sanitario nazionale, che da tempo affronta difficoltà legate al sottodimensionamento del personale.

Secondo la normativa vigente, la 27enne potrà ora iscriversi all’Ordine italiano degli infermieri e iniziare a lavorare presso strutture sanitarie italiane. La donna aveva già dimostrato le sue competenze lavorando in Albania durante l’emergenza sanitaria, ma solo ora può contribuire ufficialmente al sistema italiano.

Questa vicenda rappresenta un segnale positivo, ma evidenzia anche la necessità di snellire i processi burocratici, per garantire una più rapida integrazione dei professionisti stranieri e colmare le carenze croniche del sistema sanitario italiano.

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