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Sepe (FIALS). Basta aggressioni agli Operatori Sanitari: proclamiamo lo Stato di Agitazione Sindacale in Emilia Romagna.

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Il problema delle aggressioni fisiche e verbali contro il personale sanitario in Emilia Romagna ha raggiunto livelli allarmanti, diventando una vera emergenza sociale che sta colpendo duramente il sistema sanitario regionale e i professionisti che operano quotidianamente in questo settore. A sollevare la questione e a minacciare lo stato di agitazione permanente di Infermieri, OSS e Professioni Sanitarie è Alfredo Sepe, segretario generale della FIALS Emilia Romagna.

Una emergenza in crescita: oltre 700 aggressioni nel 2024.

Dall’inizio del 2024, più di 700 operatori sanitari emiliano-romagnoli hanno subito minacce verbali e aggressioni fisiche da parte di cittadini e pazienti. I più colpiti sono infermieri e medici, seguiti da operatori socio-sanitari e autisti soccorritori. Tuttavia, queste aggressioni non si limitano solo al personale dei pronto soccorso, ma coinvolgono anche operatori delle degenze, dei servizi psichiatrici, della sanità privata, medici di famiglia e pediatri di libera scelta.

Mancanza di interventi da parte delle istituzioni.

Nonostante le ripetute sollecitazioni alla Regione Emilia Romagna e alle Aziende Sanitarie, non sono state intraprese misure concrete per salvaguardare il personale sanitario. Le aggressioni continuano a essere minimizzate dalle autorità, creando un clima di insicurezza che compromette la stabilità del sistema sanitario regionale.

La FIALS proclama lo stato di agitazione sindacale.

Di fronte a questa situazione insostenibile, la FIALS Emilia Romagna ha deciso di proclamare lo stato di agitazione sindacale di tutto il personale del comparto e della dirigenza medica in servizio presso le aziende del sistema sanitario regionale. Una richiesta urgente è stata inviata alle prefetture di tutta l’Emilia Romagna per attivare le procedure di raffreddamento e conciliazione, in linea con la legge 146/90 e le sue modifiche (Legge 83/2000, art.2, comma 2).

Rischio di sciopero regionale.

Se durante i tavoli di confronto con le prefetture non saranno prese decisioni concrete per affrontare il problema delle aggressioni, la FIALS avverte che si potrebbe arrivare a uno sciopero regionale di 24 ore, capace di paralizzare tutte le aziende sanitarie dell’Emilia Romagna.

Sepe: serve un urgente intervento di chi di dovere.

Il segretario della FIALS Emilia Romagna, Alfredo Sepe, sottolinea l’urgenza di un intervento immediato per proteggere i lavoratori della sanità e garantire un ambiente di lavoro sicuro. È essenziale che le istituzioni prendano sul serio questa emergenza, mettendo in atto misure preventive e di protezione per i professionisti del settore. La sicurezza del personale sanitario non è solo un diritto dei lavoratori, ma una necessità fondamentale per il buon funzionamento del sistema sanitario regionale.

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