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Schillaci (Ministro Salute): “Medici e Infermieri vanno tutelati, partiamo da Foggia per dire no alla Violenza”.

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Violenza contro gli Operatori Sanitari (Medici e Infermieri): l’appello del Ministro Schillaci a Foggia.

Il convegno organizzato dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO) ha messo in luce un tema urgente e doloroso: la violenza contro gli operatori sanitari. Ieri, al Teatro “Giordano” di Foggia, il ministro della salute Orazio Schillaci ha ribadito l’importanza di proteggere chi si occupa della nostra salute, sottolineando l’escalation allarmante delle aggressioni ai danni di medici e infermieri.

Un tema importante in un contesto difficile.

La scelta di Foggia come sede del convegno non è casuale. La città ha recentemente vissuto episodi drammatici, inclusa una violenta aggressione che ha visto coinvolti oltre 50 aggressori contro medici e infermieri. “Questa giornata ha una forte valenza simbolica,” ha dichiarato Schillaci, richiamando l’attenzione su una realtà che deve essere affrontata con urgenza.

Il ministro ha espresso la sua solidarietà agli operatori sanitari, condannando fermamente ogni forma di violenza: “Questo è un fenomeno inaccettabile. Le aggressioni nei confronti di chi si occupa della nostra salute sono da condannare con fermezza.”

Dati allarmanti sulla violenza.

Spaventano i numeri forniti dal Ministero della Salute: oltre 18.000 aggressioni a livello nazionale che coinvolgono circa 22.000 professionisti. Questi dati sono una chiara indicazione della gravità della situazione, evidenziando la necessità di migliorare le strategie di protezione e prevenzione.

Schillaci ha ribadito l’importanza della denuncia e della consapevolezza da parte degli operatori, sottolineando che una maggiore efficacia nei sistemi di segnalazione è fondamentale per garantire la sicurezza. È un invito non solo agli operatori, ma a tutta la comunità a lavorare insieme per un cambiamento culturale che faccia della violenza un’eccezione e non una norma.

La questione di genere.

Particolarmente preoccupante è la questione di genere nel contesto delle aggressioni. Secondo le statistiche, oltre il 60% delle aggressioni si verifica ai danni di donne operatrici del settore sanitario. Questo dato sottolinea la necessità di strategie mirate per proteggere chi lavora in una professione che, già di per sé, comporta sfide significative.

Verso un futuro sicuro per gli Operatori Sanitari.

Il convegno di Foggia ha rappresentato non solo un momento di riflessione, ma un’occasione per ribadire l’impegno da parte del governo italiano nel garantire la sicurezza sul luogo di lavoro per gli operatori sanitari. È essenziale che venga promossa una cultura di rispetto, dove le aggressioni siano punite con fermezza e dove i professionisti possano svolgere il loro lavoro senza timore.

L’appello del ministro è chiaro: è tempo di agire. È tempo di unirsi contro la violenza e proteggere chi ogni giorno si prende cura della salute della comunità. Insieme possiamo garantire che il sistema sanitario sia un luogo di cura e rispetto, dove ogni aggressione venga fermamente condannata e mai tollerata.

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