Scena muta degli OSS, indagato il direttore sanitario di Villa Daniela.

Gravi accuse di maltrattamenti aggravati su anziani ricoverati e presunti episodi di violenza scuotono la casa di riposo privata Villa Daniela a Latera. Le indagini coinvolgono sei operatori socio-sanitari e il direttore sanitario Mariano Perugini.

Hanno scelto il silenzio davanti al giudice per le indagini preliminari Savina Poli i sei operatori socio-sanitari accusati di maltrattamenti aggravati su ventuno anziani ospiti della casa di riposo privata Villa Daniela. Tra loro, tre OSS – Carmine Battiloro (23 anni), Marinela Ciasar (52 anni) e Mirko Tosi (36 anni) – sono stati arrestati e riportati in carcere. Per Tosi, inoltre, si aggiunge l’accusa di violenza sessuale su una degente di 82 anni.

Gli altri tre OSS coinvolti – Tommaso Curio (59 anni), Eugenia Monelli (31 anni) e Domenico Renzetti (49 anni) – sono stati sospesi dal servizio, rispettivamente per dodici e sei mesi.

Le indagini e il ruolo del direttore sanitario.

Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Flavio Serracchiani, stanno ora approfondendo anche la posizione di Mariano Perugini, direttore sanitario di Villa Daniela e azionista al 24% della società che gestisce la struttura. Perugini è accusato di possibili responsabilità legate alla gestione e al controllo interno della casa di riposo.

Secondo le testimonianze di alcune ex dipendenti, il direttore era a conoscenza dei comportamenti inappropriati del personale. Federica Mannucci, una delle prime a denunciare, ha raccontato ai carabinieri di essersi dimessa dopo aver assistito a episodi di maltrattamenti sugli anziani, spiegando che tali scene le avevano causato forti turbamenti. Mannucci avrebbe tentato di informare il direttore, ma, scoraggiata da altre colleghe, avrebbe rinunciato.

Un’altra ex dipendente ha riferito che, dopo aver presentato le dimissioni, sarebbe stata intimorita dal direttore, che l’avrebbe obbligata a scusarsi con lo staff, lasciando intendere che anche i vertici fossero al corrente di quanto accadeva.

Le difese e le accuse.

La società che gestisce Villa Daniela, tramite il legale Enrico Valentini, si dichiara estranea ai fatti, sostenendo che il personale della struttura avrebbe agito prontamente qualora fosse stato informato di eventuali episodi di maltrattamento. “I miei clienti sono esterrefatti e hanno già chiesto il licenziamento degli OSS coinvolti”, ha affermato Valentini in una conferenza stampa.

Dal canto loro, i legali degli OSS accusati stanno analizzando le prove, tra cui video e intercettazioni ambientali raccolte dai carabinieri di Montefiascone e dai NAS. L’avvocato Angelo Di Silvio, difensore di Morelli e Renzetti, ha sottolineato che le accuse a carico dei suoi assistiti sembrano meno gravi rispetto a quelle di altri. L’avvocato Giovanni Labate, legale di Mirko Tosi, ha dichiarato: “La contestazione è grave, ma verificheremo se le misure adottate sono proporzionate ai fatti contestati”.

Un caso che scuote il territorio.

Villa Daniela, da sempre considerata un’eccellenza del territorio, si trova ora al centro di un’inchiesta che ha messo in discussione la reputazione della struttura e la fiducia dei familiari degli ospiti. Gli sviluppi del caso saranno cruciali per determinare le eventuali responsabilità penali e amministrative, oltre che per fare luce su quanto accaduto all’interno delle sue mura.

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