Sanità privata, nuovo nomenclatore tariffario: AISI appoggia in pieno la posizione dei legali dell’UAP
Saccomanno-Onesti: «No a mediazioni, occorre una sospensione urgente del nuovo tariffario che rischia di portare al collasso migliaia di imprese».
ROMA 29 GENN 2025 – Nella giornata di ieri si è tenuta, innanzi alla Sezione III quater del TAR del Lazio, l’udienza collegiale per discutere la sospensione degli effetti del nuovo nomenclatore tariffario nazionale, pubblicato il 27 dicembre 2024.
Il Presidente del collegio ha invitato le parti a rinunciare alla richiesta di sospensiva, proponendo in alternativa di fissare un’udienza di merito per il prossimo 27 maggio. Tuttavia, in rappresentanza delle strutture sanitarie private accreditate che aderiscono a UAP (Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata), i legali dell’associazione hanno deciso di non accettare questa mediazione e di insistere sulla richiesta di sospensione urgente del nuovo tariffario.
“I legali di UAP hanno deciso di non accedere alla proposta di mediazione e di proseguire con la richiesta di sospensiva urgente. La nostra posizione è chiara e in linea con quella dell’UAP: non possiamo permettere che l’applicazione del nuovo tariffario continui a causare danni alle strutture e ai pazienti. Le difficoltà sono gravi e vanno affrontate con urgenza”. Esordiscono così, nella loro disamina dei fatti, Karin Saccomanno e Giovanni Onesti, Presidente e Direttore Generale di AISI, Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti.
“Le nostre strutture non sono in grado di sostenere i costi operativi imposti dalle nuove tariffe. Questo potrebbe portare al collasso di migliaia di strutture sanitarie private, con gravi conseguenze per l’occupazione e l’accesso alle cure. Siamo pienamente in linea con le decisioni prese dai legali UAP e continueremo a lottare per garantire che le condizioni per le nostre strutture siano eque e sostenibili”, dichiara Saccomanno.
“Il nuovo nomenclatore tariffario, se applicato senza modifiche, rischia di avere un impatto devastante. Le strutture sanitarie private accreditate stanno affrontando una crisi che potrebbe compromettere l’intero sistema sanitario. È fondamentale che le istituzioni intervengano per garantire la sostenibilità delle nostre strutture e per evitare danni irreparabili al sistema sanitario”, sottolinea Onesti.
AISI continua a chiedere un intervento urgente per rivedere le tariffe, al fine di proteggere le strutture sanitarie private e garantire un servizio adeguato a tutti i cittadini. La richiesta di sospensione urgente del nuovo tariffario resta una priorità, e le decisioni del TAR, che potrebbero arrivare nelle prossime ore, saranno decisive per il futuro del sistema sanitario privato accreditato.
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