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Sanità, Nursind: Contrattazione Picconata da Alcuni Sindacati, Ora Intervengano Governo e Regioni.

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“Sono caduti tutti gli alibi e chi, anche oggi, ha sprecato l’ultima chiamata e deciso irresponsabilmente di non sottoscrivere il CCNL del comparto non solo si è assunto una enorme responsabilità di cui dovrà dare conto ai lavoratori, ma ha anche decretato la morte del ruolo dei sindacati nella contrattazione”. Con queste parole il segretario nazionale del Nursind, Andrea Bottega, commenta il fallimento del tavolo convocato questa mattina all’Aran.

Contratto Comparto Sanità: una trattativa senza esito.

L’incontro odierno, spiega Bottega, “ha confermato quanto abbiamo sempre sostenuto: le risorse, che anche noi reputiamo insufficienti, non aumenteranno perché qualcuno fa la voce grossa o punta i piedi. E bacchette magiche non ce ne sono”. Oltre a questo, aggiunge, “la parte ordinamentale del contratto non subirà modifiche: l’Aran, su mandato delle Regioni, ha riproposto il testo frutto della trattativa di gennaio”.

Secondo il segretario del Nursind, la decisione di non firmare preclude ogni futura possibilità di negoziazione: “Un vero e proprio ‘suicidio’, naturalmente non nel nostro nome, ma – ed è un paradosso – nel nome di quelle sigle che a partire dagli anni ’90 hanno voluto con forza l’attuale sistema di contrattazione”.

Appello a Governo e Regioni: serve un intervento immediato.

“A questo punto – continua Bottega – non ci resta che chiedere un intervento a Governo e Regioni per distribuire le risorse stanziate in manovra. A spingerci in questa direzione è il senso di responsabilità che sentiamo nei confronti dei lavoratori, una responsabilità che, evidentemente, non ha guidato le sigle sindacali che hanno scelto, in maniera per noi scellerata, di non sottoscrivere il CCNL sulla pelle dei professionisti”.

Il personale del Pronto Soccorso penalizzato.

Un caso emblematico è quello del personale di pronto soccorso, che per primo sta pagando il prezzo della mancata ratifica dell’accordo. “Non potendo percepire l’aumento dell’indennità in busta paga, questo personale resta penalizzato. Come ha ribadito ancora una volta oggi l’Aran, infatti, questo incremento è legato al rinnovo del contratto, in quanto rientra nei finanziamenti stabiliti dall’atto d’indirizzo delle Regioni e certificato dalla Ragioneria dello Stato” conclude Bottega.

Appello a Governo e Regioni.

La mancata firma del CCNL 2022-2024 lascia il personale sanitario in una situazione di incertezza, senza aumenti e con una contrattazione bloccata. Il Nursind chiede un’azione concreta da parte del Governo e delle Regioni per sbloccare la situazione e garantire ai lavoratori le risorse necessarie per proseguire il loro impegno quotidiano nel Sistema Sanitario Nazionale.

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