Sanità: FP CGIL contro l’aumento dell’orario di lavoro per guadagnare di più.

Durante l’ultima trattativa con l’Aran, l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, le regioni e il governo hanno avanzato una proposta che sta suscitando molte polemiche tra i lavoratori del settore sanitario. Secondo la FP CGIL, la soluzione proposta per aumentare gli stipendi degli operatori sanitari consiste nell’incremento dell’orario di lavoro, una strategia ritenuta inaccettabile dal sindacato.

La proposta: più ore di lavoro per guadagnare di più.

Nello specifico, la proposta prevede l’introduzione di una cosiddetta “finta libera professione per via contrattuale”, che consentirebbe al personale sanitario di lavorare ulteriormente rispetto alle 36 ore settimanali già previste dal contratto, aggiungendo ore supplementari attraverso prestazioni orarie aggiuntive, straordinari e rinunce ai giorni di riposo.

Tuttavia, la FP CGIL sottolinea che questa misura è una “finta” opportunità, poiché non include l’indennità di esclusività, un elemento essenziale che garantirebbe un aumento reale degli stipendi senza obbligare i lavoratori a sacrificare ulteriormente il proprio tempo libero.

Le richieste del sindacato.

Il sindacato ribadisce con forza la propria posizione: “Non vogliamo lavorare di più per guadagnare qualcosa in più, vogliamo guadagnare il giusto e lavorare bene!”. La FP CGIL chiede che vengano riconosciuti adeguamenti salariali equi, senza ricorrere a stratagemmi che penalizzano il benessere psicofisico del personale sanitario, già sottoposto a condizioni di lavoro stressanti.

Mobilitazione in corso.

Di fronte a quella che viene definita una proposta inaccettabile, il sindacato invita tutti i lavoratori del settore sanitario a proseguire con la mobilitazione per ottenere condizioni di lavoro dignitose e un giusto riconoscimento economico.

Per rimanere aggiornati sulle prossime iniziative e sulle azioni di protesta, è possibile seguire gli aggiornamenti sul sito ufficiale della FP CGIL e sui canali social del sindacato.