Sanità. Confronto internazionale sulla terapia occupazionale.
“Coniugare la politica sanitaria internazionale con la realtà italiana”. Questo il tema che ha accompagnato la giornata di riflessione organizzata dalla Commissione di albo nazionale dei Terapisti occupazionali ieri a Napoli.
Domenica 15 dicembre 2024, presso il Centro congressi dell’università Federico II di Napoli si è svolto il 1° congresso nazionale della Commissione di albo nazionale dei Terapisti occupazionali della FNO TSRM e PSTRP dal titolo “Coniugare la politica sanitaria internazionale con la realtà italiana: focus sulla terapia occupazionale”.
Alla giornata sono intervenuti diversi attori della politica sanitaria nazionale e internazionale con un’attenzione al mondo della Terapia occupazionale internazionale.
Il Presidente della Commissione di albo nazionale dei Terapisti occupazionali, Francesco Della Gatta, nel suo intervento iniziale ha voluto portare l’attenzione sulla situazione attuale e su ciò di cui ha bisogno il SSN, interrogandosi su quale ruolo deve avere la figura del Terapista occupazionale affinché sia protagonista nelle sfide odierne in sanità.
Ha sottolineato, poi, come sia fondamentale ottenere un concreto riconoscimento del potenziale della Professione che passa categoricamente attraverso un cambiamento della cultura di tutte e tutti le/i Terapiste/i occupazionali: “Bisogna ripartire dal core della professione adeguando immediatamente il vocabolario con cui lavoriamo o trasmettiamo il significato dei nostri interventi, una per tutte: noi lavoriamo con le occupazioni non con attività”.
È un’operazione difficile che se avrà successo faciliterà la comprensione dell’intervento del Terapista occupazionale da parte di chi ha il governo del sistema sanitario nazionale nelle sue articolazioni, studiando poi strategie per un corretto inserimento della figura.
Unitamente a quanto detto, è necessario che i Terapisti occupazionali si facciano carico di iniziare una produzione scientifica che possa testimoniare, attraverso risultati puntuali, l’ampio range di benefici attesi, sia in risposta ai bisogni del singolo che in termini economici e di sistema. Qui ha guardato alla collaborazione con l’associazione tecnico scientifica AITO, affinché si trovi il modo per rispondere alle richieste della legge 24/2017 per trovare la strategia adatta a contribuire alla produzione linee guida che possano includere l’intervento del Terapista occupazionale. C’è bisogno quindi, immediatamente, di azioni che possano avvicinare i colleghi al mondo della ricerca per mezzo di una formazione mirata a più livelli.
Il Terapista occupazionale, inoltre, ha bisogno delle équipe interdisciplinari composte da tutte le altre professioni sanitarie, la stessa area della riabilitazione deve essere già intesa come équipe interdisciplinare con ogni professione imprescindibile dall’altra, diversamente non si può parlare di intervento riabilitativo.
Ha, infine, ringraziato tutti gli intervenuti comprese le rappresentanze delle associazioni mondiali ed europee dei Terapisti occupazionali con cui si è concordi per una fattiva e immediata collaborazione a supporto degli obiettivi della Commissione di albo nazionale.
Nei saluti iniziali ha preso parte Teresa Calandra, Presidente della FNO TSRM e PSTRP, che ha sottolineato che “la terapia occupazionale è un pilastro fondamentale nella promozione del benessere e della qualità di vita delle persone. Oggi più che mai bisogna pensare a come rafforzarla nel sistema sanitario, rendendola una realtà imprescindibile nei percorsi di cura e riabilitazione. Come professionisti sanitari, abbiamo il privilegio di lavorare per il miglioramento della vita delle persone. Questa è una responsabilità immensa, ma anche una fonte inesauribile di motivazione perché costituisce una risorsa essenziale per la costruzione di una società più inclusiva e umana”.
Hanno partecipato tra gli altri anche Franco Ascolese,Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta, Anna Napolitano,Vicepresidente della Commissione di albo dei Terapisti occupazionali dell’Ordine campano, Pierluca Giliberti,Presidente della Commissione di albo dei Terapisti occupazionali Ordine TSRM e PSTRP di Salerno, Rachele Simeon, in rappresentanza dell’ATS AITO, Massimo Costa, Direttore UC riabilitazione specialistica AO Cardarelli di Napoli, Corrado Bruno, Presidente del corso di laurea in Terapia occupazionale presso l’Università Federico II di Napoli, e Niccolò Persiani del centro studi SAPIS.
Durante la prima sessione, moderata da Dilva Drago della FNO TSRM e PSTRP, sono intervenuti Francesco Longo sull’universalità e sulla sostenibilità del SSN, che unitamente agli interventi da Teresa Calandra, Alessandro Beux eLaura Caforio (componenti del Comitato centrale della FNO TSRM e PSTRP)hanno guidato i partecipanti a riflettere sulla realtà sanitaria italiana come cornice dentro la quale anche i Terapisti occupazionali sono inseriti.
Nella parte finale della prima sessione si è svolta la tavola rotonda di approfondimento a cui hanno preso parte Mauro Abate, Vicepresidente di Confcooperative sanità, Weronika Krzepkowska, Consultant – Technical Specialist on Rehabilitation Workforce WHO, Yara Peterko, Vicepresidente COTEC eSamantha Shann, Presidente della WFOT.
Nella sessione del pomeriggio, moderata da Laura Caforio, è intervenuta Anita Atwal, professoressa presso la London South Bank University, condividendo quali possibili scenari futuri la professione potrà avere anche in relazione alle attuali situazioni dei sistemi sanitari a livello mondiale, europeo ed italiano.
In conclusione della giornata, sono stati presentati alcuni temi di interesse per la comunità dei Terapisti occupazionali che hanno visto la Commissione di albo nazionale impegnata in questo primo mandato tra cui: il codice deontologico che, terminata la fase di consultazione pubblica, dovrà essere pubblicato, l’equo compenso che impatterà sugli aspetti economici di remunerazione, in primis sui liberi professionisti, ma non è escluso anche sul versante dei contratti collettivi nazionali, terminando con aggiornamenti sulla cassa previdenziale e la libera professione.
Il congresso si è concluso con la riflessione finale del Presidente rinnovando l’impegno di tutti nel contribuire all’evoluzione della professione per un sistema sanitario nazionale efficace ed efficiente.
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