Sanità, “clima tossico all’interno di Ausl Romagna”: il sindacato Nursing Up denuncia all’Ispettorato del Lavoro.
Un clima lavorativo tossico, riposi saltati, ferie non garantite e un accumulo di ore difficilmente recuperabili o monetizzate. Sono queste le principali criticità denunciate dal sindacato Nursing Up all’Ispettorato del Lavoro di Forlì-Cesena-Rimini, in merito alla gestione del personale sanitario all’interno dell’AUSL Romagna.
Le accuse del sindacato.
Secondo Gianluca Gridelli, della segreteria Nursing Up Romagna, la situazione è ormai insostenibile. «Il clima è talmente tossico che abbiamo deciso di rivolgerci all’Ispettorato del Lavoro», ha dichiarato. «I comportamenti delle direzioni territoriali sono anti-contrattuali, soprattutto nella gestione dell’orario di servizio di chi effettua turni nelle 24 ore».
Tra le principali problematiche segnalate:
- Riposi saltati: i dipendenti sono costretti a rinunciare ai riposi previsti, con un accumulo di ore che difficilmente verranno recuperate o pagate.
- Ferie non garantite: nonostante le ferie siano programmate per tutto l’anno, vengono spesso negate, ad eccezione di quelle estive.
- Autogestione delle sostituzioni: in caso di assenza improvvisa di un dipendente, il personale in servizio è costretto a trovare autonomamente un sostituto, violando i dettami contrattuali.
- Doppi turni forzati: se non si trova un sostituto, chi è già al lavoro è obbligato a fare il doppio turno.
La fuga dei professionisti.
Il sindacato sottolinea anche la costante perdita di personale, sia medico che sanitario, che sceglie di dimettersi per passare al privato o alla libera professione. A questo si aggiungono i numerosi pensionamenti, che hanno ulteriormente ridotto organici già al limite.
«La dirigenza ha messo un cappio al collo ai dipendenti», ha affermato Gridelli. «I giovani professionisti scelgono altri sbocchi lavorativi, mentre gli over 50/55enni restano in servizio, spesso affetti da patologie della colonna vertebrale a causa dei carichi di lavoro estenuanti».
L’audizione all’Ispettorato del Lavoro.
La delegazione di Nursing Up, composta da Gianluca Gridelli, Barbara Montesi (segreteria di Rimini), Antonello Pinto (segreteria di Forlì) e dall’avvocato Massimiliano Rizzati, ha presentato le proprie denunce in audizione presso l’Ispettorato del Lavoro. L’obiettivo è insediare con urgenza un tavolo paritetico per risolvere le problematiche segnalate.
«Non possiamo più tollerare questa situazione», ha dichiarato Gridelli. «Chiediamo interventi immediati per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e migliorare le condizioni di lavoro».
Le conseguenze per i dipendenti.
Le criticità denunciate hanno un impatto significativo sulla qualità della vita e sulla salute dei dipendenti:
- Stress da lavoro correlato: la mancanza di conciliazione tra vita privata e lavoro genera un elevato livello di stress.
- Patologie fisiche: i carichi di lavoro eccessivi causano problemi alla colonna vertebrale e altre limitazioni fisiche.
- Fuga di professionisti: la perdita di personale qualificato mina ulteriormente la capacità dell’AUSL di garantire servizi sanitari di qualità.
Le richieste del sindacato.
Nursing Up chiede:
- Rispetto dei contratti: garantire riposi, ferie e turni di lavoro conformi alle normative.
- Fine dell’autogestione: assegnare ai dirigenti il compito di gestire le sostituzioni, come previsto dai contratti.
- Interventi strutturali: assumere nuovo personale per colmare le carenze di organico.
- Tavolo paritetico: avviare un confronto con le istituzioni per trovare soluzioni condivise.
La denuncia di Nursing Up mette in luce le criticità di un sistema sanitario sotto pressione, dove la carenza di personale e una gestione inefficace stanno compromettendo il benessere dei dipendenti e la qualità dei servizi offerti. L’auspicio è che l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro possa portare a soluzioni concrete, restituendo dignità e serenità ai professionisti della sanità romagnola.
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