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Sanità: Aumenti Stipendiali fino a 172€ per Infermieri, OSS e Tecnici. Firma del Contratto Vicina?

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Una ventata di ottimismo per circa 580mila dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN): riparte la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) per il triennio 2022-2024. Dopo una battuta d’arresto a dicembre, causata dal dissenso di Cgil, Uil e Nursing Up, l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (Aran) ha convocato i sindacati per martedì 29 aprile, aprendo la strada a possibili sviluppi significativi. L’attesa per aumenti salariali e nuove tutele normative è palpabile tra infermieri, tecnici sanitari e personale non dirigente.

Cosa prevede la nuova proposta dell’Aran?

Sul tavolo dei negoziati c’è una proposta concreta che prevede un incremento retributivo complessivo a regime di 172,70 euro lordi mensili per 13 mensilità, traducendosi in un beneficio annuo di 2.245,10 euro. Questa cifra, come evidenziato dall’Aran, è il risultato di una serie di aumenti mirati:

  • Aumento dello stipendio tabellare: +135 euro mensili.
  • Incremento dell’indennità di specificità infermieristica: +15,66 euro mensili.
  • Aumento dell’indennità di pronto soccorso: +6,52 euro mensili.
  • Nuovi fondi per le risorse decentrate: +15,52 euro mensili.

È importante sottolineare che la parte più consistente dell’aumento (il 78%) riguarda lo stipendio base, mentre le indennità specifiche per infermieri e il pronto soccorso rappresentano il 13% dell’incremento totale.

Non solo Buste Paga: le importanti novità normative.

Il rinnovo contrattuale non si limita agli aspetti economici. La bozza di accordo, pur non avendo ottenuto l’approvazione di tutti i sindacati, introduce significative novità volte a migliorare le condizioni di lavoro e il benessere del personale sanitario:

  • Supporto psicologico: Previsto un sostegno per gli infermieri che subiscono aggressioni durante l’esercizio delle loro funzioni, un tema purtroppo sempre più attuale.
  • Migliore gestione dei turni: Si punta alla riduzione del numero e della durata dei turni, un aspetto cruciale per la conciliazione vita-lavoro e per ridurre lo stress.
  • Tutela per il personale senior: Il personale più anziano potrebbe essere esentato dai turni notturni e dalla pronta disponibilità.

Queste misure rappresentano un importante passo avanti nel riconoscimento delle sfide e delle difficoltà affrontate quotidianamente dagli operatori sanitari.

Firma a maggio? L’ottimismo dell’Aran e i tempi degli aumenti.

Il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, si è espresso con un cauto ottimismo riguardo alla possibilità di una firma del contratto già nel mese di maggio. Questa accelerazione nella trattativa potrebbe portare benefici concreti in tempi relativamente brevi. Infatti, Naddeo ha spiegato che, una volta siglato l’accordo, gli aumenti retributivi arriverebbero in busta paga dopo circa 4-5 mesi. Se la firma avvenisse a maggio, molti dipendenti del SSN potrebbero vedere i primi incrementi a partire da ottobre.

Le diverse posizioni sindacali e il contesto dei Contratti Pubblici.

Nonostante la ripresa dei negoziati, è importante ricordare che una parte dei sindacati (Cgil, Uil e Nursing Up) aveva espresso precedentemente un parere negativo sull’entità delle risorse stanziate, ritenendole insufficienti a compensare l’erosione del potere d’acquisto dovuta all’inflazione. Nel frattempo, le elezioni per le Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) hanno visto la Cgil affermarsi come il sindacato più votato tra i dipendenti pubblici.

La situazione del rinnovo del contratto della Sanità si inserisce in un contesto più ampio che riguarda anche altri comparti del pubblico impiego. Mentre il contratto delle Funzioni Centrali è stato firmato, quello delle Funzioni Locali è ancora in fase di stallo. Il governo, tuttavia, confida nella sottoscrizione della maggior parte dei contratti entro la fine del 2025, come emerge dal Documento di finanza pubblica.

La ripresa della trattativa per il rinnovo del contratto della Sanità rappresenta un segnale positivo per i 580mila dipendenti del SSN che da tempo attendono un riconoscimento economico e un miglioramento delle proprie condizioni lavorative. La proposta dell’Aran, con aumenti salariali fino a 172 euro lordi al mese e importanti novità normative, fa sperare in una conclusione positiva nel breve termine. L’auspicio è che le parti sociali possano trovare un accordo che soddisfi le esigenze del personale sanitario e valorizzi il ruolo cruciale che svolge quotidianamente per la salute della collettività.

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