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Salute, la denuncia del Coina. Ceccarelli: «Il Nuovo Contratto Collettivo ignora ancora una volta le competenze avanzate delle Professioni Sanitarie»

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ROMA 30 DIC 2024 – Il Coina esprime forte disappunto per l’esito delle trattative sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il comparto sanità. “Questo rinnovo, pur includendo un ritocco alle indennità, tradisce le aspettative di valorizzazione delle professioni sanitarie, ignorando ancora una volta le competenze avanzate e lasciando incompiuta la piena applicazione della Legge 43 del 2006”. 

Così denuncia Marco Ceccarelli, Segretario Nazionale del Coina, Sindacato delle Professioni Sanitarie.

Indennità aumentate, competenze ignorate
Nonostante gli aumenti simbolici delle indennità, il nuovo contratto non affronta il nodo cruciale: il riconoscimento delle competenze avanzate degli operatori sanitari. “Infermieri e professionisti sanitari hanno da anni dimostrato di possedere competenze tecniche e cliniche di alto livello, spesso fondamentali per garantire la qualità delle cure. Eppure, queste capacità continuano a non trovare spazio in un quadro contrattuale obsoleto,” sottolinea Ceccarelli.

La Legge 43 del 2006, che doveva essere il punto di svolta per l’evoluzione delle professioni sanitarie, resta in larga parte lettera morta. “Si parla di valorizzare il ruolo delle professioni sanitarie, ma non si interviene per rendere operative le disposizioni previste dalla normativa. Questo rinnovo è l’ennesima occasione mancata,” afferma.

Un contratto che non risponde ai bisogni del sistema sanitario
L’assenza di un reale riconoscimento delle competenze avanzate non è solo una questione di equità professionale, ma anche un problema per il sistema sanitario nel suo complesso. “Con le carenze di personale e l’aumento delle complessità assistenziali, è essenziale valorizzare le risorse già presenti. Lasciare in ombra le competenze avanzate significa non sfruttare appieno il potenziale delle professioni sanitarie,” evidenzia il Segretario Nazionale.

L’appello del Coina: una revisione urgente

Il Coina chiede una revisione urgente del contratto per includere strumenti concreti di valorizzazione. Tra le proposte:

  • Riconoscimento economico e giuridico delle competenze avanzate, con l’istituzione di specifiche figure professionali formalmente inquadrate.
  • Sviluppo di percorsi di carriera trasparenti e meritocratici per le professioni sanitarie, in linea con gli standard europei.
  • Pieno recepimento della Legge 43 del 2006, con l’attivazione dei percorsi di specializzazione e una chiara definizione dei ruoli avanzati.

“Non possiamo accettare che il lavoro degli infermieri e degli altri professionisti sanitari venga ridotto a un esercizio di resilienza senza prospettive di crescita. Il sistema sanitario ha bisogno di una vera rivoluzione culturale, che riconosca finalmente il valore del nostro contributo,” conclude Ceccarelli.

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