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Rissa al Pronto Soccorso di Borgo Trento: UIL FPL Verona replica all’Azienda.

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La recente rissa avvenuta nella sala d’attesa del Pronto Soccorso di Borgo Trento, documentata da un video girato da un cittadino presente sul posto, ha riacceso i riflettori su un problema che si ripete in tutta Italia: la sicurezza nei Pronto Soccorso. La UIL FPL Verona, dopo aver diffuso un comunicato stampa per denunciare la situazione, si è trovata a dover replicare alla risposta dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (AOUI), che ha lasciato il sindacato “stupito” per il tono e il contenuto.

La UIL FPL Verona ha ribadito con forza che la sicurezza nei Pronto Soccorso è insufficiente e che il personale sanitario viene lasciato solo a fronteggiare situazioni di alto rischio. Episodi di aggressioni verbali e fisiche, litigi tra pazienti in stato di disagio o con problematiche psichiatriche, e conflitti tra persone senza fissa dimora sono ormai all’ordine del giorno. La situazione è particolarmente critica nelle sale d’attesa, dove manca un sistema di sicurezza efficace per proteggere sia gli operatori sanitari che i pazienti.Secondo il sindacato, la risposta dell’Azienda non affronta il problema alla radice. Se le guardie giurate non sono autorizzate a intervenire in certe circostanze e il personale sanitario non può – e non deve – assumersi responsabilità che esulano dalle proprie mansioni cliniche, chi garantisce la sicurezza negli ospedali? La UIL FPL Verona si chiede se si debba davvero aspettare che la situazione degeneri ulteriormente prima di agire.

La UIL FPL Verona ha sottolineato che è inaccettabile scaricare implicitamente sul personale sanitario la responsabilità della gestione dell’ordine pubblico. Ogni intervento “improvvisato” da parte di un medico o di un infermiere per contenere una lite o un’aggressione rappresenta un rischio legale, fisico e professionale. Questo non solo mette in pericolo gli operatori, ma compromette anche la qualità dell’assistenza sanitaria.Il sindacato ha inoltre evidenziato i costi indiretti di questa situazione: non solo economici, considerando che il personale sanitario italiano è tra i meno retribuiti in Europa, ma anche in termini di dignità e benessere di chi lavora in prima linea. È paradossale che questa condizione venga accettata come “normale” da chi coordina i servizi, tanto da arrivare a banalizzare il problema con battute o slogan, come accaduto durante un’intervista televisiva in cui si è ironizzato sui “sanitari karateki”.

La UIL FPL Verona chiede interventi immediati e strutturati per affrontare il problema della sicurezza nei Pronto Soccorso. Tra le proposte avanzate:

  1. Introduzione di figure specializzate nella sicurezza: Personale formato per gestire situazioni di emergenza non sanitaria.
  2. Formazione adeguata per il personale sanitario: Corsi specifici per affrontare situazioni di conflitto in modo sicuro e professionale.
  3. Presa in carico da parte della direzione aziendale: Un impegno chiaro e concreto per garantire la sicurezza degli operatori e dei pazienti.

Il segretario generale della UIL FPL Verona, Stefano Gottardi, ha dichiarato: “Il personale sanitario non può più essere lasciato solo. È necessario un intervento deciso da parte delle istituzioni e delle aziende sanitarie per garantire condizioni di lavoro dignitose e sicure”.

La vicenda di Borgo Trento non è un caso isolato. Episodi simili si verificano in tutta Italia, come dimostrano le cronache recenti. Ad esempio, aggressioni a medici e infermieri sono state segnalate in diversi ospedali, con danni fisici e psicologici per il personale coinvolto 

1. La situazione richiede un’attenzione immediata e un approccio sistemico per evitare che si ripetano tragedie o episodi di violenza.

La sicurezza nei Pronto Soccorso è una questione che non può più essere rimandata. La UIL FPL Verona continuerà a battersi per i diritti e la sicurezza del personale sanitario, chiedendo alle istituzioni e alle aziende sanitarie di assumersi le proprie responsabilità. È tempo di passare dalle parole ai fatti, perché chi lavora in prima linea merita rispetto, protezione e dignità.E tu cosa ne pensi? Ritieni che le misure di sicurezza nei Pronto Soccorso siano sufficienti? Condividi la tua opinione nei commenti e aiutaci a dare voce a chi lavora ogni giorno per garantire la salute di tutti.

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