Riammessi in servizio OSS accusati di maltrattamenti su Pazienti. Non ci sono criticità.
Il caso dei presunti maltrattamenti al Cesana Malanotti, una casa di riposo di Vittorio Veneto, ha visto una svolta significativa con la riammissione in servizio dell’operatore socio-sanitario (OSS) coinvolto. L’indagine interna condotta dalla struttura non ha evidenziato criticità o comportamenti inappropriati da parte del dipendente, portando alla sua reintegrazione nelle sue mansioni a partire dal 29 gennaio.
I punti chiave della vicenda.
- Indagine interna conclusa: l’istituto ha condotto un’indagine approfondita, ascoltando una trentina di persone tra infermieri, operatori socio-sanitari, medici, amministrativi e familiari degli ospiti. Nessuna testimonianza ha evidenziato maltrattamenti o comportamenti scorretti da parte dell’operatore.
- Assenza di segnalazioni: né i familiari degli ospiti né il comitato dei familiari, recentemente ricostituito, hanno sollevato criticità. Anche il presidente dell’Ipab, Giuseppe Maso, ha confermato di non aver ricevuto alcuna segnalazione.
- Decisione del giudice: in precedenza, il giudice aveva respinto la richiesta di sospensione avanzata dal pubblico ministero, ritenendo non sussistere elementi sufficienti per giustificare tale provvedimento.
- Riammissione in servizio: l’operatore è stato reintegrato con turni specifici e continuerà a svolgere il suo ruolo di operatore socio-sanitario. L’istituto non ha ancora ricevuto comunicazioni ufficiali dalla Procura riguardo allo stato dell’indagine penale.
- Mistero sull’esposto: secondo il presidente Maso, l’esposto che ha avviato l’indagine potrebbe non essere stato presentato da familiari degli ospiti, ma non è stato possibile accertare l’origine della denuncia poiché l’istituto non è parte in causa nel procedimento penale.
Le dichiarazioni del presidente Maso.
Giuseppe Maso ha sottolineato che l’istituto ha agito con trasparenza e rigore, conducendo un’indagine interna approfondita e informando sia il Comune di Vittorio Veneto che la Regione Veneto dell’esito. Ha inoltre espresso frustrazione per l’impossibilità di accedere al fascicolo della Procura, che impedisce all’istituto di avere un quadro completo della situazione.
La vicenda sembra volgere verso una chiusura positiva per l’operatore socio-sanitario, ma solleva interrogativi sulle dinamiche che hanno portato alla denuncia iniziale. Resta da vedere se l’indagine della Procura confermerà i risultati dell’indagine interna o se emergeranno nuovi elementi. Intanto, l’istituto ha ribadito il proprio impegno a garantire un ambiente sicuro e rispettoso per gli ospiti e le loro famiglie.
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