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RACCONTI / Un cuore sottile e un delitto smascherato da un Infermiere.

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In una tranquilla notte di novembre, l’ospedale San Luca era avvolto da un silenzio inquieto. Nei reparti, le luci si affievolivano e i pazienti dormivano profondamente, quando all’improvviso l’allerta si attivò nel reparto di urologia. Un paziente, il signor Rossi, venne trovato morto nel suo letto, apparentemente vittima di un arresto cardiaco improvviso, nonostante non avesse mai sofferto di problemi cardiaci.

L’infermiere Tommaso, un appassionato di romanzi gialli, si trovava a lavorare in turno quella notte. La notizia della morte colpì profondamente il suo spirito curioso. Tommaso era noto tra i colleghi per il suo intuito investigativo e la sua innata capacità di collegare i punti, e così decise di indagare. La sua attenzione si concentrò sulla strana coincidenza della morte improvvisa del paziente.

La polizia venne chiamata per esaminare il caso, e l’ispettore Stella, una donna forte e determinata, si unì a Tommaso nel suo tentativo di svelare il mistero. Iniziarono le indagini parlando con il personale e esaminando i registri medici del signor Rossi. Nessuno poteva credere che un paziente tanto apparentemente in salute potesse morire così all’improvviso.

Mentre esaminavano la cartella clinica, Tommaso scoprì qualcosa di strano: il signor Rossi era stato recentemente sottoposto a cure per un’infezione del tratto urinario, e, curiosamente, tra le medicine prescritte c’era dell’insulina. Questo lo portò a riflettere. “Perché un uomo senza diabete avrebbe dovuto riceverla?” si chiese, un brivido gli corse lungo la schiena.

Tommaso e l’ispettore Stella iniziarono a interrogare il personale del reparto. Scoprirono che l’infermiera Maria, un’amica del signor Rossi, aveva avuto un acceso diverbio con un altro infermiere, Giuseppe, riguardo al trattamento del paziente. Inoltre, venne a galla il fatto che Giuseppe aveva accesso a tutte le medicine e che la notte della morte, era l’unico a essere presente nel reparto insieme a Maria.

Mentre gli indizi si accumulavano, Tommaso si rese conto che qualcosa non tornava. La quantità di insulina somministrata al signor Rossi era stata eccessiva, al di là di qualsiasi necessità medica. Ma chi avrebbe mai avuto il motivo di ucciderlo?

Decisero di approfondire la vita del signor Rossi. Parlando con i familiari, scoprirono che il paziente aveva recentemente ricevuto un’eredità consistente e che alcuni membri della sua famiglia erano contrari a questo cambiamento. Mentre indagavano, vennero a sapere che il suo avvocato, che aveva assistito alla recente successione, si era presentato in ospedale il giorno prima della sua morte. Le cose iniziavano a incastrarsi.

Durante una riunione tra il personale, Tommaso notò un gesto sospetto da parte di Giuseppe. Una delle sue affermazioni non quadrava, e il suo nervosismo aumentò man mano che Tommaso gli faceva domande. Alla fine, decisero di contattare un esperto di tossicologia e di analizzare il sangue del signor Rossi.

I risultati furono sapientemente rivelatori: non solo il signor Rossi aveva un livello letale di insulina nel sangue, ma gli esami rivelarono tracce di un anticoagulante. Giuseppe, temendo di venire smascherato, tentò di fuggire, ma fu bloccato da Tommaso e dall’ispettore Stella.

Alla fine, Giuseppe confessò. Si era unito all’affare per profitto, sperando di farla franca con la morte del signor Rossi e incassare il pagamento di un debito. Si scoprì che aveva agito insieme a complici, e che la manipolazione delle sue prescrizioni mediche era stata orchestrata per creare un’apparente causa naturale alla morte.

Il mistero fu risolto, e il reparto di urologia tornò alla sua routine, anche se il ricordo di quella tragica notte rimase nel cuore di Tommaso e dell’ispettore Stella. La verità aveva prevalso, ma il mondo della medicina e dei suoi segreti continuava a riservare sorprese inquietanti.

La morte del signor Rossi si rivelò un triste promemoria dei rischi tangibili dell’avidità, ma al tempo stesso, portò a una nuova amicizia tra Tommaso e Stella, due anime unite dalla passione per il mistero e dalla ricerca della giustizia, pronte ad affrontare insieme i prossimi casi.

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    Angelo Riky Del Vecchio è autore di oltre 20.000 articoli scritti in oltre 30 anni di carriera giornalistica. E' Infermiere Magistrale, Scrittore, Giornalista e Formatore. Ha diretto e fondato il quotidiano sanitario Nurse24.it e oggi dirige il quotidiano AssoCareNews.it. Ha la passione per la scrittura, la lettura e la formazione.

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Angelo Riky Del Vecchio è autore di oltre 20.000 articoli scritti in oltre 30 anni di carriera giornalistica. E' Infermiere Magistrale, Scrittore, Giornalista e Formatore. Ha diretto e fondato il quotidiano sanitario Nurse24.it e oggi dirige il quotidiano AssoCareNews.it. Ha la passione per la scrittura, la lettura e la formazione.

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