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Protesta degli OSS idonei ma senza lavoro: tre anni di attesa per un posto che rischia di sfumare.

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Hanno superato un concorso nel 2021, ma da allora sono ancora in attesa di una chiamata che potrebbe non arrivare mai. Sono gli operatori socio-sanitari (OSS) della graduatoria concorsuale regionale toscana, che hanno deciso di manifestare nuovamente, questa volta davanti alla sede della Regione Toscana in Piazza Duomo.

Con striscioni, magliette e bandiere, i partecipanti al presidio – organizzato da Usb Toscana e Uil – hanno denunciato una situazione definita “inaccettabile”. Su 2611 idonei al concorso, solo 601 sono stati assunti in tre anni, lasciando ancora 2010 persone in attesa. E mentre la graduatoria è stata già prorogata una volta, la scadenza del prossimo aprile 2025 incombe, minacciando di far sfumare ogni speranza di assunzione per i rimanenti.

Un sistema inefficace e uno spreco di risorse pubbliche.

“La normativa nazionale ha ridotto la validità delle graduatorie concorsuali da tre anni a due, ma la Regione Toscana ha deciso di prorogare la nostra graduatoria di un anno”, spiegano gli OSS in attesa. “Tuttavia, questa proroga non ha risolto il problema: le assunzioni sono bloccate a causa delle difficoltà di bilancio, e il tempo stringe”.

Questa situazione si somma alla frustrazione per l’utilizzo massiccio di personale reclutato tramite agenzie di lavoro interinale. “Nonostante le rassicurazioni ufficiali, il personale assunto attraverso le agenzie viene utilizzato per coprire carenze di organico che potrebbero essere risolte scorrendo la nostra graduatoria. È uno spreco di risorse pubbliche e un’ingiustizia nei confronti di chi ha investito tempo e impegno per partecipare al concorso”.

L’ombra di un nuovo concorso.

Ad aggravare la situazione, l’annuncio di un nuovo concorso pubblico per OSS. “È assurdo pensare a un altro concorso quando la nostra graduatoria è ancora piena di idonei”, dichiarano i manifestanti. “Sarebbe un ulteriore sperpero di risorse, e rischierebbe di lasciare molti di noi fuori anche dopo aver già dimostrato di essere qualificati”.

Le richieste degli OSS.

I manifestanti chiedono che la graduatoria venga scorsa rapidamente e completamente per assicurare a tutti gli idonei una possibilità di lavoro. In alternativa, sollecitano una proroga ulteriore della sua validità oltre il 2025.

“La sanità pubblica ha bisogno di noi, e noi abbiamo bisogno di stabilità lavorativa”, concludono. “Non chiediamo favoritismi, ma che venga rispettato il nostro diritto di occupare i posti per cui siamo risultati idonei”.

Una crisi di sistema.

Questa vicenda solleva interrogativi più ampi sulla gestione delle risorse umane nel sistema sanitario. Il blocco delle assunzioni, unito al ricorso frequente al lavoro interinale, non solo crea insicurezza per i professionisti, ma può influire negativamente sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini.

Con la scadenza della graduatoria sempre più vicina, la Regione Toscana è chiamata a prendere una decisione che non solo impatti i singoli professionisti, ma che contribuisca a costruire un sistema sanitario più equo ed efficace.

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