Prescrizione Infermieristica: le risposte del Ministro Schillaci alle critiche di Anelli.

Schillaci: “I medici non possono avere paura se avranno mansioni diverse da quelle che hanno ora”.

Oggi, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha affrontato le polemiche riguardanti la prescrizione infermieristica e l’introduzione delle nuove lauree magistrali, rispondendo alle preoccupazioni espresse dal presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli.

Schillaci ha affermato: “I medici non possono avere paura se avranno mansioni diverse da quelle che hanno ora”, sottolineando l’importanza di abbracciare un cambiamento costruttivo nel sistema sanitario.

Schillaci ha annunciato l’introduzione di tre nuove lauree infermieristiche, con un percorso di studi di cinque anni. “Ci saranno persone che avranno studiato prima tre anni e poi altri due per la specialistica”, ha precisato. Questo nuovo approccio permetterà agli infermieri di acquisire competenze avanzate, tra cui la possibilità di prescrivere medicinali e dispositivi infermieristici.

Riguardo alle preoccupazioni di Anelli, che ha sottolineato la necessità di una diagnosi medica per la prescrizione, il ministro ha ribadito l’importanza di una collaborazione efficace tra medici e infermieri. “Si deve guardare al futuro con coraggio”, ha dichiarato, esortando i professionisti a lavorare insieme per garantire un’assistenza di alta qualità.

Il ministro ha anche enfatizzato il ruolo cruciale della digitalizzazione nel superare le disuguaglianze nel sistema sanitario. “La digitalizzazione deve essere accessibile a tutti gli ospedali, non solo a pochi privilegiati”, ha affermato, sottolineando che un sistema sanitario equo è fondamentale per la nuova visione.

Le affermazioni di oggi di Schillaci rappresentano un invito a mediare tra le diverse posizioni professionali in un momento di significativo cambiamento. Con l’obiettivo di modernizzare il Servizio sanitario nazionale, il ministro incoraggia medici e infermieri a collaborare, sottolineando che solo attraverso un lavoro di squadra si possono affrontare le sfide future e garantire un’assistenza sanitaria di qualità per tutti i cittadini.

Questa evoluzione non è solo un’opportunità per gli infermieri, ma rappresenta un vantaggio per l’intero sistema sanitario, promuovendo un’assistenza più mirata e personalizzata.