Perché tanti OSS sognano di fare l’Infermiere e tanti Infermieri sperano di cambiare lavoro?

La questione posta da una lettrice di AssoCareNews.it tocca un punto cruciale nella realtà lavorativa di molte figure sanitarie.

Il desiderio degli OSS di diventare infermieri e il crescente desiderio degli infermieri di cambiare lavoro sono fenomeni che hanno delle radici profonde sia nel vissuto quotidiano, sia nelle dinamiche di valorizzazione e riconoscimento professionale.

La prospettiva degli OSS.

Molti OSS vedono il passaggio alla professione infermieristica come una via per crescere professionalmente, ottenere maggiore autonomia decisionale e, in parte, per avere uno stipendio migliore. L’infermiere, rispetto all’OSS, ha un ruolo più centrale nel processo di cura, prende decisioni importanti e ha una formazione più approfondita. È naturale quindi che per alcuni OSS, fare l’infermiere rappresenti un “livello superiore” di impegno e di riconoscimento sociale, oltre che una possibilità di sviluppo di competenze avanzate.

La realtà degli infermieri.

Al contrario, molti infermieri si trovano a vivere una situazione di grande stress, carichi di lavoro eccessivi e una crescente burocratizzazione del loro ruolo, che finisce per allontanarli dal contatto umano e dall’assistenza diretta ai pazienti. In molti casi, la percezione è che il sistema sanitario chieda tanto ma dia poco in termini di riconoscimento economico, supporto psicologico e gratificazioni reali. Inoltre, lavorare in ambienti come il pronto soccorso o le terapie intensive, caratterizzati da emergenze continue, può esaurire mentalmente e fisicamente, portando alcuni infermieri a sognare un cambio di carriera.

Disallineamento tra aspirazioni e realtà.

Ciò che spesso l’OSS immagina del ruolo infermieristico non rispecchia la realtà pratica vissuta dall’infermiere. In molti si aspettano una professione con una gratificazione maggiore e una qualità del lavoro migliore, mentre la realtà è spesso quella di turni lunghi, responsabilità pesanti e riconoscimenti scarsi. Questo disallineamento tra aspettative e quotidianità professionale spiega in parte perché ci sia un movimento “ascendente” di OSS verso la professione infermieristica e, al tempo stesso, un desiderio di “evasione” da parte degli infermieri.

La ricerca di significato e benessere lavorativo.

Gli infermieri, specie dopo anni in prima linea, possono sentire il bisogno di un lavoro meno usurante dal punto di vista psicofisico, dove la propria salute e il benessere personale possano essere più tutelati. In alcuni casi, si cerca un ambito lavorativo che restituisca un equilibrio tra vita professionale e personale, mentre per altri si tratta di un vero e proprio cambio di prospettiva, volto a ridare significato a una professione che sembra aver perso il suo valore originario agli occhi di chi la pratica.

Questa dinamica tra OSS e infermieri riflette dunque non solo il desiderio di miglioramento e realizzazione personale, ma anche una più ampia crisi del sistema sanitario che non riesce a rispondere ai bisogni dei propri professionisti.

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