Amministrativi Fisioterapisti Infermieri Medici e Odontoiatri OSS Ostetriche Politica Professioni Sanitarie Sanità Tecnici del SSN amministrativi, bologna, emilia romagna, fisioterapisti, infermieri, oss, ostetriche, paolo palmarini Redazione Assocarenews.it 21 Ottobre 2024 0 Commenti

Palmarini (UIL FPL): “poche risorse economiche per Infermieri, OSS e Professioni Sanitarie”.

Ascolta l'articolo

Il Governo Meloni parla bene e razzola male. Pochissime risorse economiche destinate a Infermieri, OSS, Professioni Sanitarie, Ostetriche, Fisioterapisti, Amministrativi e altre figure professionali inserite nel cosiddetto Comparto Sanità. Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2022 – 2024 nasce già monco e primo di aumenti stipendiali e di riconoscimenti professionali. Per questo la FP Cgil, la UIL Fpl e la UIL PA sono scesi in piazza il 19 ottobre 2024 per dire basta a questa presa in giro.

Ne abbiamo parlato con Paolo Palmarini, segretario regionale della UIL FPL Emilia Romagna.

A Roma per protestare contro i mancati aumenti stipendiali decisi dal Governo Meloni. Si torna alle vecchie giornate di mobilitazione?

Il dolore che proviamo e i motivi per cui siamo qui a Piazza del Popolo a Roma. Oggi è una giornata di grande mobilitazione. La manifestazione nazionale della Uil Fpl è a sostegno del diritto a un rinnovo del contratto nazionale di lavoro per i dipendenti della sanità pubblica, delle funzioni locali e dei dipendenti pubblici in generale. Questo governo ha investito risorse del tutto insufficienti per garantire un rinnovo contrattuale dignitoso: a fronte di un’inflazione del 17% negli ultimi tre anni, il governo intende investire solo il 5,78% per i rinnovi dei contratti. Questo è inaccettabile, soprattutto in ambito sanitario. Se non investiamo sui professionisti, sugli infermieri e non garantiamo stipendi adeguati, il sistema sanitario è destinato a regredire. Non possiamo permettercelo, perché il sistema sanitario nazionale in Italia, pur migliorabile, è universalistico e risponde ai bisogni di tutti. Non vogliamo mettere in crisi il sistema sanitario a favore di una sanità privata a pagamento. Questo modello non ci appartiene. Riteniamo che il diritto alla salute debba essere difeso per tutti, a partire dai più vulnerabili.

Lei qui rappresenta anche l’Emilia Romagna. Com’è la situazione in Regione?

In Emilia Romagna la situazione sta diventando sempre più critica. Infermieri e medici sono costantemente costretti a fare doppi turni e rientri. Oltre a essere sottopagati, subiscono aggressioni che hanno raggiunto livelli intollerabili. È necessario investire nel rinnovo dei contratti, nelle assunzioni e nella sicurezza. Per questi motivi siamo oggi in piazza, con una massiccia partecipazione di dipendenti degli ospedali dei Comuni della Regione e della Città Metropolitana di Bologna.

Seguici anche su: