Palmarini (UIL Fpl): “aggressioni al personale sanitario: urgente maggiore sicurezza e investimenti per il futuro della Sanità Pubblica”.
Aggressioni al Personale Sanitario: urgente maggiore sicurezza e investimenti per il futuro della Sanità Pubblica. L’intervento di Paolo Palmarini, segretario regionale UIL FPL Emilia Romagna.
Le aggressioni al personale sanitario sono un’emergenza nazionale, aggravata da turni massacranti e una carenza cronica di risorse. Il sistema sanitario, ancora segnato dalla pandemia, fatica a rispondere alle esigenze di pazienti e operatori. La soluzione? Un piano di sicurezza e assunzioni strutturato e investimenti mirati per garantire cure e sicurezza in tutte le strutture. Spiega Palmarini.
Sezioni Principali:
- Un Sistema Sanitario a rischio: gli Ospedali come “Zone a rischio”.
Le aggressioni al personale ospedaliero sono un fenomeno purtroppo in aumento. La mancanza di vigilanza e il sovraccarico di lavoro rendono gli ospedali luoghi di conflitto. La presenza di presidi delle forze dell’ordine e di sistemi di videosorveglianza è una soluzione che molti operatori considerano indispensabile. Anche altre strutture sanitarie sul territorio, come i CUP e le Case di Comunità, non sono esenti da queste problematiche.
- Condizioni di lavoro e abbandono della Sanità Pubblica.
Gli straordinari, i doppi turni e la carenza di organico portano sempre più professionisti a lasciare la sanità pubblica. L’impossibilità di conciliare vita e lavoro sta privando il sistema di personale qualificato. I lavoratori sono esausti e richiedono maggiore compatibilità tra tempi di vita e orari lavorativi, ma i fondi per nuove assunzioni sono sempre insufficienti.
- L’inadeguatezza dei fondi stanziati e le conseguenze per i Pazienti.
Il nuovo bilancio previsto per la sanità nel 2025 è deludente. L’aumento della spesa farmaceutica e i contratti di lavoro scaduti richiederebbero fondi ben superiori per evitare una fuga di professionisti dal settore pubblico. Con risorse insufficienti, i pazienti sono spesso costretti a rivolgersi al privato o, peggio, a rinunciare alle cure.
- L’appello alle Regioni: la salute dei cittadini non può aspettare.
In assenza di un piano nazionale efficace, le Regioni hanno il dovere di fare pressione per garantire una sanità pubblica forte. È necessario un impegno collettivo affinché il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione, venga rispettato.
“Le sfide della sanità italiana non possono più essere ignorate. È urgente intervenire con piani di assunzione, sicurezza e risorse adeguate. La salute pubblica è un diritto di tutti, e solo investendo in questo settore possiamo garantire un futuro migliore sia per i pazienti che per il personale che opera in prima linea” – conclude l’esponente della UIL FPL dell’Emilia Romagna.
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