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OSS Strumentisti: la Fp Cgil Padova dice no. “Un progetto inadeguato che compromette sicurezza e qualità”.

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La recente proposta dell’Azienda Ospedaliera di Padova di formare Operatori Socio Sanitari (OSS) per ricoprire il ruolo di strumentisti in sala operatoria ha sollevato un acceso dibattito. La Fp Cgil Padova ha espresso una netta contrarietà al progetto, denunciando le criticità dal punto di vista legale, operativo e professionale.

La posizione della Fp Cgil Padova.

Alessandra Stivali, Segretaria Generale della Fp Cgil Padova, e Alfredo Sbucafratta, Segretario Provinciale, hanno criticato aspramente l’iniziativa, definendola “una scorciatoia dettata da logiche economiche che sacrifica la sicurezza dei pazienti e dei professionisti sanitari”. Secondo i sindacalisti, il ruolo di infermiere strumentista non può essere sostituito da OSS formati in un corso accelerato di 400 ore, come previsto dal progetto.

“Si ignora completamente che la figura dell’infermiere strumentista è il risultato di un percorso formativo approfondito, basato su competenze cliniche avanzate e decisioni maturate in anni di studio e pratica”, affermano i rappresentanti sindacali.

I rischi di un approccio riduttivo.

La Fp Cgil sottolinea come questa proposta possa mettere a rischio la sicurezza delle procedure chirurgiche e la qualità complessiva dell’assistenza. Tra le principali criticità evidenziate ci sono:

  • Competenze inadeguate: L’OSS, nonostante il corso di formazione previsto, non possiede la preparazione necessaria per gestire situazioni critiche in sala operatoria.
  • Rischi legali e assicurativi: L’eventuale coinvolgimento degli OSS in mansioni che esulano dalle loro competenze potrebbe esporre i professionisti sanitari e l’Azienda Ospedaliera a problematiche legali.
  • Svalutazione delle professioni sanitarie: La scelta di affidare compiti complessi a personale non infermieristico rappresenta, secondo i sindacati, una mancanza di rispetto verso il lavoro e la professionalità degli infermieri.

“Una scelta economica, non sanitaria”.

La proposta, secondo la Fp Cgil, nasce dalla volontà di contrastare la carenza di infermieri e di ridurre i costi. Tuttavia, questa decisione rischia di compromettere la qualità delle cure offerte ai pazienti.

Le richieste del sindacato.

La Fp Cgil Padova chiede all’Azienda Ospedaliera di sospendere immediatamente il progetto e di avviare un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali. Inoltre, è stata convocata un’assemblea sindacale per il prossimo 28 gennaio con il personale della Sala Operatoria dell’Ospedale Sant’Antonio.

Il dibattito sugli OSS strumentisti solleva questioni fondamentali sulla qualità e la sicurezza del sistema sanitario. La posizione della Fp Cgil Padova è chiara: “La qualità delle cure deve basarsi su competenze solide e professionalità certificate. Non accetteremo decisioni che compromettano la sicurezza dei cittadini e la dignità delle professioni sanitarie”.

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