OSS somministra insulina durante il tirocinio da Studente Infermiera: licenziata e denunciata per abuso di professione.
Una vicenda che lascia spazio a numerosi interrogativi e riflessioni si è verificata nel Veronese la scorsa estate, ma la notizia è stata diffusa solo ora. Una Operatrice Socio Sanitaria (OSS), iscritta al terzo anno di Infermieristica e in tirocinio presso una Casa di Riposo per Anziani, è stata licenziata dopo aver somministrato insulina a una paziente collaborante.
Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stata la stessa assistita a chiedere alla OSS di eseguire l’iniezione, proponendosi addirittura come “cavia” per farle pratica. La situazione, però, non è passata inosservata: un’Infermiera ha scoperto quanto accaduto e ha immediatamente denunciato l’episodio alla Direzione della struttura. La questione ha avuto ulteriori sviluppi con una segnalazione alla Procura per presunto abuso di professione.
Un gesto controverso: tra necessità e violazione delle norme.
Il fatto ha suscitato scalpore e sollevato domande sulla formazione e sui limiti di competenza degli OSS e degli studenti di Infermieristica. L’OSS coinvolta, pur avendo intrapreso il percorso per diventare Infermiera, non era ancora abilitata a svolgere attività riservate alla professione infermieristica o medica, come la somministrazione di farmaci sottocute.
Nonostante la richiesta della paziente, la legge italiana è chiara: solo personale qualificato e abilitato può eseguire procedure di questo tipo. Gli OSS, infatti, possono somministrare farmaci solo sotto la supervisione di un Infermiere e previa delega formale.
Denuncia e licenziamento: giustizia o eccesso di severità?
L’accaduto apre una discussione non solo sulla responsabilità individuale, ma anche sul contesto in cui è avvenuto. La studentessa era in tirocinio, un momento formativo in cui è possibile commettere errori o incomprensioni. Tuttavia, il suo comportamento potrebbe essere interpretato come una grave violazione etica e legale, considerando che il tirocinio deve essere svolto sotto la supervisione di un tutor o di personale qualificato.
La denuncia per abuso di potere solleva ulteriori dubbi: l’episodio sarà oggetto di indagine? La studentessa rischia conseguenze penali o disciplinari, oltre al licenziamento?
Una riflessione necessaria.
Questo caso evidenzia l’importanza di chiarire i ruoli e i limiti delle diverse figure professionali nel settore sanitario. Episodi come questo, seppur isolati, mettono in luce alcune criticità nella gestione dei tirocini e nella formazione degli studenti. Allo stesso tempo, non si può ignorare il tema dello sfruttamento degli studenti infermieri, spesso chiamati a svolgere mansioni che vanno ben oltre il loro ruolo e le loro competenze.
È fondamentale, infine, garantire che il personale sanitario – dagli OSS agli Infermieri – riceva una formazione adeguata e sia rispettato nelle proprie funzioni. Solo così si potrà tutelare la dignità di chi lavora e la sicurezza dei pazienti.
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