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OSS somministra farmaci a paziente collaborante. Cosa rischia se ha un evento avverso?

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Quali sono le conseguenze per un OSS che somministra farmaci a un paziente collaborante che poi subisce un evento avverso? Ce lo chiede Onofrio Grifoni, Operatore Socio Sanitario in una RSA privata.

Un Operatore Socio-Sanitario (OSS) che somministra farmaci ad un paziente, anche collaborante, può incorrere in seri rischi legali e disciplinari, soprattutto se il paziente subisce un evento avverso. Questo perché la somministrazione di farmaci non rientra nelle competenze e nelle mansioni dell’OSS. In Italia, la normativa prevede infatti che la somministrazione dei farmaci sia di esclusiva competenza del personale infermieristico e medico, che possiedono le competenze e l’autorizzazione necessarie per valutare gli effetti e gestire le emergenze che possono insorgere.

Conseguenze legali e professionali per l’OSS.

  1. Responsabilità Penale per Esercizio Abusivo della Professione Sanitaria. La somministrazione di farmaci rientra tra le competenze degli infermieri e dei medici, e non è inclusa nel profilo professionale dell’OSS. L’OSS che somministra farmaci potrebbe essere accusato di esercizio abusivo della professione infermieristica (art. 348 del Codice Penale), con il rischio di incorrere in sanzioni penali.
  2. Responsabilità Civile per Danni al Paziente. Se la somministrazione del farmaco da parte dell’OSS provoca un evento avverso al paziente, come una reazione allergica o un effetto collaterale grave, il paziente o i suoi familiari potrebbero richiedere un risarcimento per danni. La struttura sanitaria potrebbe rispondere in solido, ma l’OSS potrebbe essere considerato corresponsabile in caso di azione legale.
  3. Rischio di Procedimenti Disciplinari. In ambito lavorativo, la struttura sanitaria può avviare un procedimento disciplinare nei confronti dell’OSS, con conseguenze che possono arrivare fino al licenziamento per giusta causa, se l’atto è stato volontario e in violazione delle norme professionali.
  4. Conseguenze Assicurative e Professionali: In caso di danni al paziente, l’OSS potrebbe non essere coperto dalle polizze assicurative professionali, poiché l’attività è avvenuta al di fuori del suo ambito di competenza. La copertura assicurativa per gli OSS generalmente non prevede attività che richiedano competenze infermieristiche o mediche.

Situazioni di emergenza e condivisione delle responsabilità.

In contesti di emergenza o di carenza di personale, può capitare che l’OSS venga coinvolto nel supporto alla somministrazione, ma è essenziale che la responsabilità rimanga formalmente in capo a un infermiere o un medico. Eventuali pressioni del personale infermieristico o medico per somministrare farmaci andrebbero sempre riportate per iscritto e comunicate ai superiori per evitare conseguenze personali gravi.

In sintesi, l’OSS deve sempre astenersi dalla somministrazione di farmaci, anche in situazioni eccezionali, per proteggersi da rischi legali e professionali.

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