Oss e Assistente Infermiere: Migep lancia l’allarme sulle nuove figure sanitarie

La Federazione Nazionale Migep delle professioni sanitarie e socio-sanitarie interviene con fermezza sulla proposta di istituire in Valle d’Aosta la figura dell’Assistente Infermiere. L’annuncio, fatto in Consiglio Valle dall’assessore alla Sanità Carlo Marzi, ha sollevato numerose perplessità tra gli operatori del settore, in particolare per il rischio di una sovrapposizione di competenze che potrebbe compromettere l’organizzazione dei servizi e la qualità dell’assistenza.

Secondo la Migep, la creazione di nuove figure ibride, come l’Assistente Infermiere, senza una chiara regolamentazione e un adeguato riconoscimento giuridico ed economico, potrebbe rappresentare un pericoloso passo indietro per la professione dell’Operatore Socio-Sanitario (Oss). “Il rischio è quello di generare una sovrapposizione di competenze che potrebbe compromettere l’organizzazione dei servizi e la qualità dell’assistenza, senza una reale valorizzazione dell’Oss né un chiaro riconoscimento professionale”, avverte la Federazione.

L’aspetto economico e giuridico è un altro nodo cruciale della questione. La Migep sottolinea che investire denaro pubblico senza un decreto che disciplini a livello statale questa nuova figura rischia di essere un’operazione priva di fondamento, paragonabile alla situazione dell’Oss, la cui formazione supplementare non è mai stata ufficialmente riconosciuta. “Anche se viene posto nel contratto nazionale nell’area degli assistenti, il profilo dell’Assistente Infermiere rimane sempre ‘tecnico’, di interesse sanitario, e privo di assicurazione professionale”, evidenzia la Federazione.

Oltre a mettere a rischio la sicurezza dei pazienti, l’introduzione di figure senza un adeguato inquadramento normativo potrebbe creare precarietà per gli stessi operatori sanitari. “Si mette a rischio anche il sistema assistenziale e l’operatore stesso”, ribadisce la Migep, che chiede un confronto istituzionale per garantire trasparenza, tutela giuridica e un corretto inquadramento per tutti gli operatori coinvolti.

L’allarme lanciato dalla Federazione Migep evidenzia la necessità di una riflessione più approfondita su questi temi, per evitare che l’istituzione di nuove figure sanitarie avvenga senza le necessarie tutele e riconoscimenti per chi opera quotidianamente nel settore dell’assistenza.

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