contatore visite gratuito

OPI 2025: nuove Presidenze e Consigli Direttivi più Giovani. Giusto avere ancora presidenti e dirigenti ordinistici in pensione?

Ascolta l'articolo

Con la conclusione delle procedure elettive a dicembre 2024, i 102 Ordini delle Professioni Infermieristiche (OPI) si affacciano al 2025 con Consigli direttivi rinnovati e pronti ad affrontare le sfide di un Sistema Salute in costante evoluzione.

Le urne restituiscono l’immagine di un mondo ordinistico in trasformazione, che abbraccia il cambiamento senza timore, interpretandolo come un elemento essenziale per la crescita professionale. Questo rinnovamento si traduce in nuovi equilibri tra continuità e novità: il 25% degli OPI è guidato da nuovi presidenti, mentre la maggior parte delle squadre è stata ampiamente rinnovata, pur mantenendo una linea di esperienza consolidata. Il problema dei Presidenti e dei Dirigenti Opi in pensione però sussiste e nei prossimi 4 anni si lavorerà per arrivare ad una soluzione in tal senso, serve un rinnovamento complessivo soprattutto in quelle aree del Paese dove gli Ordini delle Professioni Infermieristiche (e prima ancora i Colleghi IPASVI) continuano ad essere rappresentanti da lustri o decenti dagli stessi personaggi, che non hanno mai dato spazio vero a chi si voleva mettere in gioco. Non facciamo nomi, ma è giunto il momento di dire basta a baronie e baroni che non si riescono proprio a mandare a casa. E questo vale a tutti i livelli, non escludendo affatto la Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI), che ha due strade ora da seguire in occasione del Congresso Nazionale di Rimini: innovarsi e dare spazio ai presidenti più giovani, o continuare a premiare i soliti noti, che pur lavorando bene, hanno dimostrato negli anni di aver perduto i giusti stimoli per rilanciare la professione a tutti i livelli.

Tra i dati più significativi emerge un abbassamento dell’età media dei presidenti. I nuovi eletti sono in media più giovani di due anni rispetto alla tornata precedente, segno che gli Ordini puntano su una generazione capace di rispondere alle esigenze moderne della professione. Questa tendenza si riflette anche nella composizione dei Consigli direttivi, dove nuove energie e competenze si affiancano all’esperienza per creare team capaci di rispondere in modo rapido ed efficace alle sfide.

Nonostante la professione infermieristica sia a maggioranza femminile (350.492 donne iscritte all’Albo contro 108.173 uomini), le presidenze continuano a essere occupate prevalentemente da uomini. Le elezioni del 2024 confermano che solo il 25% degli OPI è guidato da donne, replicando il dato del 2020. Sebbene questo rappresenti un passo importante rispetto al passato, c’è ancora spazio per un ulteriore bilanciamento delle cariche, in modo che la rappresentatività rifletta pienamente la realtà professionale.

I Consigli direttivi degli OPI sono chiamati a svolgere un ruolo cruciale nel garantire che la professione infermieristica sia al passo con i cambiamenti del Sistema Salute. Tra le priorità emergono:

La necessità di adottare strategie innovative, capaci di rispondere alla crescente complessità del contesto sanitario.

La promozione di un linguaggio professionale moderno, in grado di dialogare efficacemente con istituzioni e cittadini.

L’impegno a rafforzare la rappresentanza di genere e valorizzare la professione infermieristica in tutte le sue dimensioni.

Questo nuovo inizio rappresenta una grande opportunità per gli OPI di consolidare il proprio ruolo come protagonisti nel panorama sanitario. Il mix tra esperienza e innovazione, unito a una maggiore sensibilità verso i bisogni della professione, può fare la differenza per affrontare le sfide del futuro con successo.

E voi, cosa ne pensate di questo rinnovamento? Quali sono le sfide più urgenti che gli OPI dovranno affrontare nei prossimi anni? Scriveteci nei commenti e partecipate al dibattito.

Ecco il nuovo Consiglio Nazionale della FNOPI.

fnopi-mobile OPI 2025: nuove Presidenze e Consigli Direttivi più Giovani. Giusto avere ancora presidenti e dirigenti ordinistici in pensione?

Il Consiglio nazionale approva i bilanci su proposta del Comitato centrale FNOPI e, sempre su proposta del Comitato centrale stabilisce il contributo annuo che ciascun Ordine deve versare in rapporto al numero dei propri iscritti per le spese di funzionamento della Federazione.
I presidenti provinciali sono chiamati a eleggere il Comitato Centrale della Federazione.
Il Consiglio nazionale costituisce un fondamentale momento di confronto delle politiche professionali.
In periodiche assemblee i componenti del Comitato centrale verificano con i presidenti provinciali le strategie da portare avanti nelle sedi politiche e istituzionali e coordinano le attività da sviluppare sul territorio nazionale, nel rispetto dell’autonomia di ciascun Ordine federato.
Il Consiglio nazionale della Federazione nazionale è così composto:

OPI di AgrigentoSalvatore Occhipinti
OPI di AlessandriaGiovanni Chilin
OPI di AnconaGiuseppino Conti
OPI di AostaPaola Ascolese
OPI di ArezzoGiovanni Grasso
OPI di Ascoli PicenoMirko Porfiri
OPI di AstiStefania Calcari
OPI di AvellinoRocco Cusano
OPI di BariSaverio Andreula
OPI di BATGiuseppe Papagni
OPI di BellunoLuigi Pais Dei Mori
OPI di BeneventoFrancesca Olivieri
OPI di BergamoGianluca Solitro
OPI di BiellaSimona Milani
OPI di BolognaPietro Giurdanella
OPI di BolzanoPatrizia Maini
OPI di BresciaStefania Pace
OPI di BrindisiPaola Adelaide De Biasi
OPI di CagliariFrancesca Cottogno
OPI di CaltanissettaMaria La Greca
OPI di Campobasso IserniaMariacristina Magnocavallo
OPI di Carbonia IglesiasGraziano Lebiu
OPI di CasertaGennaro Mona
OPI di CataniaCarmelo Spica
OPI di CatanzaroGiovanna Cavaliere
OPI di ChietiGiancarlo  Cicolini
OPI di ComoGiuseppe Chindamo
OPI di CosenzaFausto Sposato
OPI di CremonaGianmario Pedretti
OPI di CrotoneGiuseppe Diano
OPI di CuneoRemo Galaverna
OPI di EnnaGiovanni Di Venti
OPI di FermoLuca Moreschini
OPI di FerraraSimone Vincenzi
OPI di Firenze PistoiaDavid Nucci
OPI di FoggiaMichele Del Gaudio
OPI di Forlì CesenaSilvia Mambelli
OPI di FrosinoneGennaro Scialo’
OPI di GenovaCarmelo Gagliano
OPI di GoriziaLaurencic Erik
OPI di GrossetoNicola Draoli
OPI di ImperiaSeverino Borri
OPI di L’AquilaPatrizia Morfeo
OPI di La SpeziaGian Luca Ottomanelli
OPI di LatinaIvano Giuliani
OPI di LecceMarcello Antonazzo
OPI di LeccoFabio Fedeli
OPI di LivornoLorenzo Taddeucci
OPI di LuccaGabriele Ciucci
OPI di MacerataSandro Di Tuccio
OPI di MantovaAndrea Guandalini
OPI di Massa CarraraLuca Fialdini
OPI di MateraVita Spagnuolo
OPI di MessinaAntonino Trino
OPI di Milano LMBPasqualino D’Aloia
OPI di ModenaCarmela Giudice
OPI di NapoliTeresa Rea
OPI di Novara VCOPaola Sanvito
OPI di NuoroMaria Annunziata Carta
OPI di OristanoRaffaele Secci
OPI di PadovaFabio Castellan
OPI di PalermoAntonino Amato
OPI di ParmaWalter Rossi
OPI di PaviaMatteo Cosi
OPI di PerugiaNicola Volpi
OPI di Pesaro UrbinoMartina Tonucci
OPI di PescaraIrene Rosini
OPI di PiacenzaMaria Genesi
OPI di PisaClaudia Calderini
OPI di PordenoneLuciano Clarizia
OPI di PotenzaSerafina Robertucci
OPI di PratoGabriele Panci
OPI di RagusaGaetano Monsu’
OPI di RavennaClaudio Proni
OPI di Reggio CalabriaPasquale Orazio Zito
OPI di Reggio EmiliaColognese Stefano
OPI di RietiAnnalisa Testa
OPI di RiminiNicola Colamaria
OPI di RomaMaurizio Zega
OPI di RovigoPiombo  Denis
OPI di SalernoCosimo Cicia
OPI di SassariGianluca Chelo
OPI di SavonaRoberta Rapetti
OPI di SienaFrancesco D’Ambrosio
OPI di SiracusaSalvatore Latina
OPI di SondrioMichele Gaggini
OPI di TarantoPierpaolo Volpe
OPI di TeramoAndrea Fini
OPI di TerniFederico Montanari
OPI di TorinoIvan Bufalo
OPI di TrapaniSalvatore Colomba
OPI di TrentoDaniel Pedrotti
OPI di TrevisoDaniele Casarin
OPI di TriesteMichael Valentini
OPI di UdineStefano Giglio
OPI di VareseSalvatore Santo
OPI di VeneziaMarina Bottacin
OPI di VercelliFortunata Di Pasquale
OPI di VeronaFranco Vallicella
OPI di Vibo ValentiaStefano Moscato
OPI di VicenzaGiacomo Sebastiano Canova
OPI di ViterboStefano Severini

Share this content:

Autore

Potresti aver perso