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La Nutrizione Artificiale: definizione, tipi e compiti dell’OSS.

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La Nutrizione Artificiale (NA) è una terapia fondamentale per pazienti che, a causa di patologie o condizioni specifiche, non possono alimentarsi autonomamente. La NA è suddivisa in Nutrizione Parenterale (NP) e Nutrizione Enterale (NE), due procedure che permettono di garantire il giusto apporto di nutrienti necessari al corpo.

1. Nutrizione Parenterale (NP).

La NP prevede la somministrazione di nutrienti direttamente nel flusso sanguigno, utilizzando vene periferiche (come la cefalica) o centrali (come la giugulare o succlavia). Questo metodo è indicato per i pazienti con problemi che impediscono l’uso dell’apparato gastrointestinale. L’uso della NP richiede procedure precise e un monitoraggio continuo per assicurare la sicurezza e il corretto bilanciamento nutrizionale.

2. Nutrizione Enterale (NE).

La NE, utilizzata per pazienti con funzionalità gastrointestinale parziale o integra, consiste nell’introduzione di nutrienti direttamente nello stomaco o nell’intestino tramite sonde. È particolarmente indicata quando l’assunzione naturale non è possibile ma l’apparato digerente è ancora in grado di gestire i nutrienti liquidi.

Modalità di Somministrazione nella NE:

  • Sonda Naso-Gastrica (SNG): inserita attraverso la narice e arriva fino allo stomaco.
  • PEG e PEJ: le sonde PEG e PEJ, rispettivamente per gastrostomia e digiunostomia, vengono inserite direttamente nello stomaco o intestino tramite stomia, garantendo una somministrazione a lungo termine.

3. Compiti dell’Operatore Socio Sanitario (OSS) nella Nutrizione Enterale.

L’OSS ha un ruolo fondamentale nel supporto alla nutrizione artificiale, con compiti che includono:

  • Posizionamento dei flaconi e controllo del sistema: l’Infermiere e non l’OSS deve preparare e posizionare correttamente i flaconi di nutrienti, assicurandosi che il sistema funzioni senza ostacoli.
  • Verifica e manutenzione della sonda: è importante mantenere pulito il sondino e sostituire i cerotti di fissaggio ogni 2-3 giorni.
  • Gestione delle complicanze e segnalazione: in caso di malposizionamento o anomalie, l’OSS deve avvisare immediatamente l’infermiere o il medico di riferimento.

4. Complicanze della Nutrizione Enterale

Le complicanze possono riguardare sia le sonde che il sistema digestivo. Alcune complicazioni comuni sono:

  • Nausea e Vomito: spesso causati dalla velocità di somministrazione o da intolleranze specifiche.
  • Diarrea: frequente a causa dell’alta osmolarità delle miscele.
  • Broncopolmonite da ab ingestis: può verificarsi in pazienti con sondini posizionati nello stomaco, per rischio di reflusso.

5. Procedure di somministrazione continua e intermittente.

La somministrazione può essere continua o intermittente. La modalità continua è più utilizzata e garantisce un flusso costante di nutrienti, riducendo il rischio di disturbi gastrointestinali.

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