contatore visite gratuito

Nursing Up: le dimissioni di Infermieri tra i 35 e i 40 anni deve far scattare un serio campanello d’allarme.

Ascolta l'articolo

Carenza di Infermieri in Veneto: dimissioni tra i 35 e i 40 anni, un allarme da non ignorare.

Le dimissioni in massa di infermieri tra i 35 e i 40 anni stanno lanciando un serio segnale di allarme nel sistema sanitario veneto. Secondo il segretario regionale del Nursing Up Veneto, Guerrino Silvestrini, la situazione è critica e richiede interventi immediati per contrastare un fenomeno che mina la stabilità e l’efficienza del sistema sanitario.

La Regione Veneto ha recentemente approvato il Piano Regionale di Contrasto alla Carenza di Personale Sociosanitario (Delibera n. 960 del 13 agosto 2024), con l’obiettivo di affrontare il problema del personale, ma secondo Silvestrini, il piano non coincide con gli obiettivi del sindacato, che continua a chiedere misure più incisive e concrete. Tra le preoccupazioni sollevate, si evidenzia un quadro preoccupante in cui il 50% delle dimissioni è dovuto a pensionamenti, mentre l’altro 50% riguarda infermieri in piena età lavorativa, molti dei quali lasciano il settore pubblico per migrare verso il privato o la libera professione.

Dimissioni preoccupanti tra i Giovani Infermieri.

Uno dei punti più inquietanti riguarda l’età media dei professionisti che abbandonano la professione. Secondo quanto riportato dal Nursing Up, negli ultimi cinque anni l’età media di dimissione è scesa da 41 a 37 anni, coinvolgendo infermieri con grande esperienza e nel pieno della loro produttività. Il sindacato evidenzia che il numero di dimissioni inattese è raddoppiato, passando dal 31% nel 2017 al 65% nel 2022, per poi stabilizzarsi al 54% nel 2023.

Questo trend mette in luce un problema organizzativo di fondo. La struttura attuale non offre agli infermieri lo spazio necessario per esprimere appieno le proprie competenze, e la mancanza di opportunità di sviluppo professionale spinge molti a lasciare la professione o a cercare condizioni migliori altrove.

Richieste del Sindacato.

Il Nursing Up chiede alla Regione soluzioni concrete per affrontare questi problemi, con particolare attenzione alla retribuzione, alla valorizzazione delle competenze, e alla conciliazione tra vita lavorativa e privata. Gli infermieri, secondo Silvestrini, devono poter vedere un futuro chiaro all’interno del sistema sanitario, con opportunità di carriera e un riconoscimento concreto delle loro qualifiche, come i master universitari.

Il sindacato denuncia che, nonostante la consapevolezza delle difficoltà, le soluzioni proposte nel piano strategico sono solo parziali e non risolvono i problemi alla radice. In particolare, lo skill mix nel lavoro di reparto – dove ogni competenza dovrebbe integrarsi con le altre – non viene rispettato, riducendo l’autonomia dell’infermiere nel suo ruolo chiave all’interno del progetto assistenziale.

Prossimi passi.

Il Piano regionale sarà discusso in un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali e professionali il 9 ottobre a Padova. Il Nursing Up si aspetta che questo incontro porti a soluzioni più incisive, in grado di affrontare le cause profonde della crisi del personale infermieristico e di migliorare l’attrattività della professione.

Seguici anche su:

  • Gruppo Telegram: Concorsi in Sanità – LINK
  • Gruppo Telegram: AssoCareNews.it – LINK
  • Gruppo Telegram: Infermieri – LINK
  • Gruppo Telegram: Operatori Socio Sanitari (OSS) – LINK
  • Gruppo Facebook: Concorsi in Sanittà – LINK
  • Pagina Facebook: AssoCareNews.it – LINK
  • Gruppo Facebook: AssoCareNews.it – LINK
  • Gruppo Facebook: Operatori Socio Sanitari – LINK
  • Gruppo Telegram: ECM Sanità – LINK
  • Gruppo Facebook: ECM Sanità – LINK

Per contatti:

Partner di AssoCareNews.it:

  • Avvisi e Concorsi OSS: LINK
  • Canale telegram: LINK
  • Ricerca lavoro OSS: LINK
  • Coordinamento nazionale Oss: LINK
  • OSS News: LINK
  • Mobilità e cambi compensativi OSS: LINK

Il futuro del sistema sanitario veneto dipenderà dalla capacità di rispondere efficacemente a queste problematiche, garantendo condizioni di lavoro migliori e un riconoscimento adeguato per chi opera quotidianamente in prima linea.

Share this content:

Autore

Potresti aver perso