Nursind. CCNL Sanità: un’occasione mancata che pesa su tutti noi.
La mancata firma del CCNL Sanità 2019-2021 da parte di CGIL, UIL e Nursing Up è un duro colpo per tutti i professionisti della sanità pubblica. È quanto dichiara la segreteria nazionale di Nursind. Un contratto che avrebbe potuto portare miglioramenti concreti in termini di salari, tutele e condizioni di lavoro è stato bloccato, lasciando migliaia di lavoratori in un limbo di incertezza e insoddisfazione.
Cosa è stato perso?
Nel testo contrattuale rifiutato dai tre sindacati si parlava di:
- Incrementi retributivi medi di 174 euro lordi, considerati però insufficienti rispetto all’inflazione e all’impegno richiesto ai sanitari.
- Miglioramenti normativi sulla conciliazione vita-lavoro, giudicati non adeguati alle reali necessità di chi opera in un settore con turni massacranti.
- Nuovi inquadramenti e valorizzazione delle competenze, ma senza un vero salto di qualità per il personale sanitario e infermieristico.
Perché non è stato firmato?
CGIL, UIL e Nursing Up hanno ritenuto inadeguate le risposte economiche e normative, sostenendo che:
- Il contratto non riconosce il valore del lavoro sanitario emerso con forza durante la pandemia.
- Gli aumenti salariali non sono proporzionati ai sacrifici e alle responsabilità di chi lavora nel settore.
- Il comparto sanitario continua a soffrire di carenze di personale e condizioni di lavoro insostenibili.
E ora? Tocca a noi farci sentire.
La battaglia per un contratto giusto non si ferma qui. A breve si terranno le elezioni RSU (14-16 aprile 2025): un’opportunità per eleggere chi ci rappresenta davvero e per rivendicare i nostri diritti con più forza.
Serve un cambiamento reale, che parta dal basso e che metta al centro la dignità e il riconoscimento del lavoro sanitario. Scegliere chi ci rappresenterà nei tavoli di contrattazione è più che mai cruciale.
Non possiamo più accettare compromessi al ribasso. È il momento di alzare la voce.
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