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Nursind: CCNL Sanità, salta l’accordo, ecco cosa è stato perso.

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Il mancato rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale (CCNL) per il comparto sanità continua a far discutere. Secondo il sindacato Nursind, la mancata firma da parte di CGIL, Nursing Up e UIL avrebbe comportato la perdita di una serie di benefici economici e normativi per i lavoratori del settore. Una scelta che, come evidenziato nella locandina diffusa dal sindacato, avrebbe avuto conseguenze significative per il personale sanitario.

Gli aumenti economici saltati.

Tra le principali rinunce evidenziate dal Nursind vi è l’aumento dello stipendio mensile, che sarebbe oscillato tra 150 e 180 euro. A ciò si aggiungevano:

  • 50 euro per prestazioni aggiuntive;
  • Pagamento delle indennità per il personale dei pronto soccorso, pari a oltre 250 euro al mese;
  • Saldo degli arretrati.

Questi incrementi avrebbero rappresentato un’importante risposta alle esigenze economiche di una categoria già messa sotto pressione da condizioni di lavoro particolarmente impegnative.

Perdite normative e opportunità di valorizzazione.

Oltre agli aumenti salariali, il mancato accordo ha bloccato una serie di misure normative significative, tra cui:

  • Possibilità per i dipendenti di fruire delle ferie a ore;
  • Accesso alla elevata qualificazione anche con la laurea triennale;
  • Esonerabilità dal lavoro notturno;
  • Supporto psicologico obbligatorio in caso di aggressione.

Sono inoltre sfumate opportunità legate alla valorizzazione professionale, come l’equiparazione economica delle ostetriche agli infermieri e l’incremento dei fondi per la progressione di carriera.

Bloccate le prospettive future.

Uno dei punti più critici sottolineati nella locandina riguarda l’impossibilità di avviare il rinnovo del CCNL per il periodo 2025-2027, lasciando il personale sanitario senza prospettive di miglioramenti economici e normativi nel prossimo futuro.

Le conseguenze per i lavoratori.

La locandina del Nursind punta il dito contro la mancata firma dell’accordo, che avrebbe potuto introdurre strumenti concreti per migliorare la qualità della vita e il riconoscimento professionale del personale sanitario. Tra le misure citate, figurano anche:

  • L’estensione delle ferie solidali ad altri familiari;
  • Il pagamento degli straordinari per gli incarichi di funzione;
  • Nuove possibilità di collaborazione diretta e indiretta alla libera professione.

Un futuro incerto per il Comparto Sanità.

La mancata firma del contratto non rappresenta solo una battuta d’arresto economica, ma anche una frenata sul fronte delle tutele e della valorizzazione del personale sanitario. Sindacati e governo dovranno ora trovare nuove soluzioni per rispondere alle esigenze di una categoria che da anni chiede maggiore attenzione e risorse adeguate.

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