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Nuovi LEA: dal 30 dicembre cure gratuite per endometriosi e procreazione medicalmente assistita.

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A partire dal 30 dicembre 2024, le procedure per la procreazione medicalmente assistita (PMA) e i trattamenti diagnostici e terapeutici per l’endometriosi entreranno nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), diventando completamente gratuiti grazie alla copertura del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

La misura, inserita nel nuovo decreto tariffe approvato in Conferenza Stato-Regioni, aggiorna oltre 3.000 prestazioni sanitarie dopo 28 anni di attesa, con un investimento complessivo di 550 milioni di euro.

PMA e cure per l’endometriosi: una svolta epocale per il SSN

L’aggiornamento dei LEA include 1.100 nuove prestazioni sanitarie, con l’obiettivo di:

  • Garantire trattamenti innovativi e uniformi su tutto il territorio nazionale;
  • Ridurre le disuguaglianze regionali;
  • Offrire cure gratuite o a basso costo per patologie complesse.

Secondo il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, il decreto rappresenta un passo avanti fondamentale:

“Garantire l’accesso a cure all’avanguardia non è solo una questione di salute, ma di giustizia sociale. Con questo aggiornamento rafforziamo il diritto alla salute di tutti, eliminando le barriere economiche e geografiche.”

Procreazione medicalmente assistita (PMA)

Tra le novità più attese, le prestazioni per la PMA saranno erogate gratuitamente, includendo tutte le fasi:

  • Agoaspirazione follicolare;
  • Fecondazione in vitro;
  • Trasferimento degli embrioni.

Queste procedure, finora disponibili gratuitamente solo in alcune regioni del Centro-Nord o tramite fondi regionali, diventano ora accessibili a tutte le coppie italiane. Le tariffe applicate saranno uniformi e basate sul modello dell’Emilia-Romagna, garantendo standard di qualità in tutto il Paese.

Endometriosi

La cura dell’endometriosi, malattia che colpisce una donna su dieci in età fertile, sarà completamente gratuita. L’endometriosi, spesso sottovalutata o diagnosticata in ritardo, è riconosciuta come invalidante dal SSN per i sintomi debilitanti, come dolore cronico e infertilità.

L’inclusione nei LEA permetterà alle pazienti di accedere a:

  • Strumenti diagnostici avanzati;
  • Trattamenti mirati, migliorando significativamente la qualità della vita.

Altre novità dei nuovi LEA

L’aggiornamento introduce importanti innovazioni, tra cui:

  • Diagnosi e monitoraggio della celiachia;
  • Screening neonatali potenziati, estesi a patologie come l’atrofia muscolare spinale (SMA);
  • Enteroscopia con microcamera ingeribile per la diagnostica avanzata;
  • Adroterapia e radioterapia stereotassica per i tumori;
  • Dispositivi digitali di ultima generazione, come ausili domotici e apparecchi acustici avanzati;
  • Diagnostica molecolare per le malattie rare, con oltre 100 nuove patologie riconosciute;
  • Cure per i disturbi alimentari come bulimia e anoressia.

Rischi e sfide: il nodo delle liste d’attesa

Nonostante l’entusiasmo per l’ampliamento dei LEA, gli esperti segnalano potenziali criticità:

  1. Liste d’attesa: l’aumento delle prestazioni potrebbe aggravare i ritardi già presenti, soprattutto nelle regioni meno attrezzate.
  2. Diseguaglianze regionali: le differenze tra Nord e Sud potrebbero accentuarsi senza un’adeguata implementazione del decreto.

Per mitigare questi rischi, sono previste misure come:

  • Piattaforme dedicate al controllo delle liste d’attesa;
  • Integrazione dei Centri Unici di Prenotazione (CUP);
  • Utilizzo dell’intelligenza artificiale per ottimizzare le agende e monitorare l’appropriatezza delle richieste.

Con il nuovo decreto, il SSN compie un passo decisivo verso un’assistenza sanitaria più equa, eliminando barriere economiche e territoriali e ponendo al centro il diritto universale alla salute.

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