Nuovi infermieri Asl: Cgil soddisfatta, ma chiede l’assunzione di tecnici sanitari e OSS nelle aree periferiche.

L’annuncio dell’assunzione di 95 nuovi infermieri da parte della Asl Toscana sud est è stato accolto positivamente dalla Cgil, che vede in questa decisione una necessaria risposta alla drammatica carenza di organico. Tuttavia, il sindacato avverte che l’inserimento di infermieri non è sufficiente: è essenziale potenziare anche le fila dei tecnici sanitari e degli operatori socio-sanitari (OSS), soprattutto nelle aree più periferiche.

Un passo avanti, ma non basta.

“Questa è una boccata d’ossigeno in un contesto drammatico di emergenza organici,” ha dichiarato la FP CGIL di Siena, riferendosi alla delibera della Asl Toscana sud est del 16 settembre. 95 nuovi infermieri rappresentano sicuramente un miglioramento per il sistema sanitario, ma il sindacato sottolinea che il reclutamento di soli infermieri potrebbe non essere sufficiente per affrontare tutte le necessità del settore.

“È un grande passo avanti, ma rischia di non bastare,” ha dichiarato il sindacato, aggiungendo che è urgente estendere le assunzioni anche ai tecnici sanitari e agli OSS. Questi professionisti sono fondamentali per garantire la piena operatività del sistema sanitario e il loro numero deve essere adeguato ai bisogni attuali, non a quelli pre-pandemici. Il sindacato mette in guardia dal rischio di tornare ai livelli di personale di prima della pandemia, quando la carenza di personale sanitario e socio-sanitario era già un problema preoccupante.

Le aree periferiche a rischio.

La CGIL ha inoltre sottolineato l’importanza di non trascurare le aree periferiche, come la Valdelsa, la Valdichiana e l’Amiata, dove il problema della carenza di organico è particolarmente sentito. Queste zone, spesso più fragili dal punto di vista della distribuzione del personale sanitario, necessitano di rinforzi costanti per garantire servizi adeguati ai cittadini.

“Sistemi estremamente fragili come questi devono ricevere attenzione e rinforzi, soprattutto nel campo del personale sanitario e socio-sanitario,” ha aggiunto la CGIL, evidenziando come la mancanza di risorse in queste aree rischi di compromettere l’efficacia dei servizi di emergenza e urgenza.

Le criticità all’interno dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese.

Il sindacato ha anche rivolto l’attenzione all’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, lamentando che, ad oggi, l’ente non ha una graduatoria valida per il personale infermieristico, mentre un concorso è ancora in corso. La CGIL chiede con urgenza la pubblicazione della graduatoria e l’inizio immediato delle assunzioni per gli infermieri.

Inoltre, la FP CGIL ha espresso preoccupazione per la gestione delle assunzioni degli OSS, spiegando che, nonostante esista una graduatoria concorsuale valida per queste figure, essa non viene utilizzata in modo adeguato. Al momento, le assunzioni degli OSS avvengono principalmente a tempo determinato, un sistema che non garantisce stabilità al personale. Il sindacato chiede una stabilizzazione del personale precario e un turnover che sia completo, per evitare di compromettere la qualità dei servizi sanitari.

Notizia incoraggiante, ma non basta.

L’assunzione di 95 nuovi infermieri da parte della Asl Toscana sud est rappresenta una notizia incoraggiante, ma secondo la CGIL non è sufficiente a risolvere i problemi strutturali del sistema sanitario toscano. L’organizzazione sindacale sottolinea la necessità di nuove assunzioni anche di tecnici sanitari e OSS, soprattutto nelle aree periferiche, e richiama l’attenzione sulla situazione critica all’interno dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese.

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