Nuove Linee Guida per Gettonisti: ai Medici 85 euro l’ora, agli Infermieri solo 28 euro.

Con un decreto firmato dal Ministro della Salute Orazio Schillaci, sono state introdotte le linee guida per regolamentare l’utilizzo di medici e infermieri “gettonisti” nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Questi professionisti esterni, spesso chiamati per sopperire alla carenza di personale, potranno essere impiegati solo in casi di necessità ed urgenza, rispettando specifiche condizioni economiche e organizzative.

Condizioni e limitazioni per l’impiego dei gettonisti.

Le nuove regole stabiliscono che il ricorso a questi professionisti debba essere:

• Eccezionale e residuale, solo quando altre soluzioni, come concorsi o assunzioni, non siano possibili.
• Limitato a una unica soluzione, senza proroghe, per un massimo di 12 mesi.
• Affidato a società di servizi che rispettino rigorosi standard qualitativi e di sicurezza.

Tetti massimi per i compensi orari.

Il decreto introduce un limite massimo per i compensi:

• 85 euro l’ora per i medici in Pronto Soccorso e Anestesia-Rianimazione.
• 75 euro l’ora per altri servizi sanitari.
• 28 euro l’ora per gli infermieri in Pronto Soccorso.
• 25 euro l’ora per gli infermieri in altri reparti.

Standard organizzativi e requisiti professionali.

Gli enti appaltanti devono garantire che le società fornitrici rispettino criteri chiari e rigorosi:

• Verifica dei requisiti di professionalità: laurea, iscrizione all’ordine, specializzazione (per i medici).
• Orario di lavoro conforme: massimo 48 ore medie settimanali e almeno 11 ore di riposo consecutive tra i turni.
• Assicurazione per colpa grave: obbligatoria per il personale, per tutelare l’ente da eventuali danni a terzi.
• Conoscenza della lingua italiana, per i professionisti stranieri.

Un coordinatore del servizio dovrà inoltre agevolare i rapporti tra la società fornitrice e l’azienda sanitaria.

Riduzione dei costi e tutela della sicurezza.

L’introduzione di queste linee guida risponde alla necessità di arginare i costi elevati sostenuti per i gettonisti, che dal 2019 al 2023 hanno comportato una spesa di circa 1,7 miliardi di euro, secondo l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac). Tale pratica, esplosa durante la pandemia, ha anche sollevato preoccupazioni sulla continuità e sicurezza delle cure.

Obiettivo: stabilità e qualità del personale.

Questo intervento mira a incentivare il reclutamento stabile e qualificato di personale sanitario, riducendo la dipendenza da prestazioni occasionali e garantendo migliori condizioni lavorative, sia per il personale a gettone che per il personale interno.

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