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Numero chiuso Medicina & Chirurgia: il M5S parla di demagogia del Governo.

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La senatrice Elisa Pirro del Movimento 5 Stelle ha espresso forti critiche durante la discussione sul disegno di legge delega riguardante l’accesso alla facoltà di medicina, definendo il provvedimento “demagogico” e “di facciata”. Pur riconoscendo aspetti positivi, come l’eliminazione di differenze economiche e sociali tra gli studenti, Pirro ha sottolineato che il problema principale non è tanto l’accesso alle professioni sanitarie, quanto il trattamento che il sistema italiano riserva a medici e infermieri una volta formati.

I punti chiave del suo intervento:

  1. Cambiamento del numero chiuso
    • Pirro chiarisce che non c’è stata un’abolizione del numero chiuso per la facoltà di medicina, ma solo una modifica nelle modalità di accesso.
    • La libera scelta degli studenti è importante, ma deve essere bilanciata con la necessità di mantenere un’alta qualità della formazione.
  2. Retribuzioni inadeguate
    • L’Italia investe nella formazione dei medici ma non offre compensi adeguati: “Li spremiamo come limoni e poi li lasciamo andare a fare i gettonisti”.
    • Suggerisce un aumento delle indennità per i medici che lavorano esclusivamente nel Servizio Sanitario Nazionale, raddoppiando i compensi.
  3. Specializzazioni poco attrattive
    • Alcune specialità, pur essendo cruciali, rimangono deserte a causa di condizioni lavorative insostenibili e salari poco competitivi.
  4. Problema degli infermieri
    • La professione infermieristica è stata resa così gravosa e poco appetibile che l’accesso alla stessa non rappresenta più un problema. La carenza di personale è invece critica.
  5. Formazione e fuga di cervelli
    • Il sistema forma giovani con risorse pubbliche, ma poi questi vengono “scippati” da Paesi che offrono retribuzioni migliori, aggravando la carenza di personale sanitario.
  6. Sanità pubblica a rischio
    • Se non si interviene con politiche strutturali, i concorsi per medici e infermieri continueranno a restare deserti, minando la qualità delle cure offerte dal sistema sanitario italiano.

Pirro invita a un dibattito serio, superando le divisioni politiche, per affrontare le vere priorità del sistema sanitario: aumentare le retribuzioni, migliorare le condizioni di lavoro e rendere più attrattive le professioni sanitarie. Solo così sarà possibile garantire il futuro della sanità pubblica e mantenere standard di cura elevati.

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