Nel report OMS lo studio di Mastrillo su Infermieri, OSS e Medici.
Il report dell’OMS “What do we know about young people’s interest in health careers?” è un documento importante che mette in luce una problematica globale: la carenza di interesse dei giovani verso le professioni sanitarie, nonostante la crescente domanda di servizi sanitari in tutto il mondo. Questo tema è particolarmente rilevante in un contesto come quello italiano, dove la carenza di personale sanitario (infermieri, OSS, medici) è già un’emergenza.
Ecco una sintesi dei punti chiave del report e alcune riflessioni specifiche sul contesto italiano:
Punti chiave del report OMS:
- Carenza globale di professionisti sanitari:
- La domanda di servizi sanitari è in aumento a causa dell’invecchiamento della popolazione, delle malattie croniche e delle emergenze sanitarie (es. pandemie).
- Tuttavia, l’interesse dei giovani verso le professioni sanitarie non è sufficiente a colmare queste lacune.
- Fattori che influenzano le scelte dei giovani:
- Aspetti economici: La percezione di bassi stipendi e scarse opportunità di crescita economica.
- Prestigio sociale: La mancanza di riconoscimento sociale di alcune professioni sanitarie (es. OSS).
- Condizioni di lavoro: Orari stressanti, carichi di lavoro eccessivi e mancanza di tutele.
- Fattori culturali: Stereotipi di genere e pregiudizi verso alcune professioni.
- Strategie per attrarre i giovani:
- Programmi educativi: Introduzione di corsi e orientamento nelle scuole superiori per far conoscere le professioni sanitarie.
- Campagne di sensibilizzazione: Promuovere il valore sociale e l’impatto positivo di queste professioni.
- Incentivi economici: Borse di studio, stipendi più competitivi e benefit per chi sceglie carriere sanitarie.
- Miglioramento delle condizioni di lavoro: Riduzione del carico di lavoro, formazione continua e opportunità di crescita professionale.
Il contesto italiano.
Il report cita, per l’Italia, la Conferenza CLPS (Comitato dei Lavoratori Pubblici e Sociosanitari) e il sito della FIOTO (Federazione Italiana Operatori Tecnici Ospedalieri), con riferimento al Report annuale a cura di Angelo Mastrillo. Questo suggerisce che l’Italia sta iniziando a monitorare il problema, ma mancano ancora politiche strutturali per affrontarlo.
Problemi specifici in Italia:
- Scarsa attrattività delle professioni sanitarie:
- Professione OSS: bassi stipendi (900-1.350 euro), mancanza di riconoscimento giuridico e professionale, carichi di lavoro eccessivi.
- Infermieri e medici: stipendi non competitivi rispetto ad altri Paesi europei, condizioni di lavoro stressanti e carenza di personale.
- Mancanza di formazione e orientamento:
- Poche iniziative per far conoscere le professioni sanitarie ai giovani, specialmente nelle scuole.
- Assenza di percorsi di formazione continua obbligatoria per professioni come gli OSS.
- Frammentazione del sistema:
- Differenze tra pubblico e privato, con condizioni di lavoro e retribuzioni spesso più svantaggiose nel settore privato.
- Demografia e fabbisogno futuro:
- L’invecchiamento della popolazione italiana aumenterà ulteriormente la domanda di servizi sanitari e socio-sanitari, rendendo ancora più urgente colmare le carenze di personale.
Proposte per l’Italia:
- Campagne di sensibilizzazione:
- Promuovere il valore sociale delle professioni sanitarie, con particolare attenzione a figure come gli OSS, spesso sottovalutate.
- Coinvolgere le scuole superiori in progetti di orientamento per far conoscere queste carriere.
- Incentivi economici:
- Aumentare gli stipendi degli OSS e di altre professioni sanitarie, allineandoli agli standard europei.
- Introdurre borse di studio e agevolazioni fiscali per chi sceglie di studiare e lavorare nel settore sanitario.
- Miglioramento delle condizioni di lavoro:
- Ridurre il carico di lavoro e garantire tutele giuridiche e assicurative adeguate.
- Introdurre percorsi di formazione continua obbligatoria per tutte le professioni sanitarie.
- Politiche strutturali:
- Creare un contratto unico per gli OSS, eliminando le disparità tra pubblico e privato.
- Investire in programmi di reclutamento e formazione per colmare le carenze di personale.
- Collaborazione con le istituzioni:
- Coinvolgere il Ministero della Salute, le Regioni e le università per sviluppare strategie condivise e di lungo periodo.
Il report dell’OMS offre spunti preziosi per affrontare la carenza di interesse dei giovani verso le professioni sanitarie, un problema che in Italia è particolarmente urgente. Per garantire un sistema sanitario sostenibile e di qualità, è essenziale agire su più fronti: formazione, riconoscimento professionale, condizioni di lavoro e retribuzioni competitive. Solo così sarà possibile attrarre nuovi talenti e valorizzare chi già lavora in questo settore.
Lo studio OMS:
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