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Nel report OMS lo studio di Mastrillo su Infermieri, OSS e Medici.

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Il report dell’OMS “What do we know about young people’s interest in health careers?” è un documento importante che mette in luce una problematica globale: la carenza di interesse dei giovani verso le professioni sanitarie, nonostante la crescente domanda di servizi sanitari in tutto il mondo. Questo tema è particolarmente rilevante in un contesto come quello italiano, dove la carenza di personale sanitario (infermieri, OSS, medici) è già un’emergenza.

Ecco una sintesi dei punti chiave del report e alcune riflessioni specifiche sul contesto italiano:

Punti chiave del report OMS:

  1. Carenza globale di professionisti sanitari:
    • La domanda di servizi sanitari è in aumento a causa dell’invecchiamento della popolazione, delle malattie croniche e delle emergenze sanitarie (es. pandemie).
    • Tuttavia, l’interesse dei giovani verso le professioni sanitarie non è sufficiente a colmare queste lacune.
  2. Fattori che influenzano le scelte dei giovani:
    • Aspetti economici: La percezione di bassi stipendi e scarse opportunità di crescita economica.
    • Prestigio sociale: La mancanza di riconoscimento sociale di alcune professioni sanitarie (es. OSS).
    • Condizioni di lavoro: Orari stressanti, carichi di lavoro eccessivi e mancanza di tutele.
    • Fattori culturali: Stereotipi di genere e pregiudizi verso alcune professioni.
  3. Strategie per attrarre i giovani:
    • Programmi educativi: Introduzione di corsi e orientamento nelle scuole superiori per far conoscere le professioni sanitarie.
    • Campagne di sensibilizzazione: Promuovere il valore sociale e l’impatto positivo di queste professioni.
    • Incentivi economici: Borse di studio, stipendi più competitivi e benefit per chi sceglie carriere sanitarie.
    • Miglioramento delle condizioni di lavoro: Riduzione del carico di lavoro, formazione continua e opportunità di crescita professionale.

Il contesto italiano.

Il report cita, per l’Italia, la Conferenza CLPS (Comitato dei Lavoratori Pubblici e Sociosanitari) e il sito della FIOTO (Federazione Italiana Operatori Tecnici Ospedalieri), con riferimento al Report annuale a cura di Angelo Mastrillo. Questo suggerisce che l’Italia sta iniziando a monitorare il problema, ma mancano ancora politiche strutturali per affrontarlo.

Problemi specifici in Italia:

  1. Scarsa attrattività delle professioni sanitarie:
    • Professione OSS: bassi stipendi (900-1.350 euro), mancanza di riconoscimento giuridico e professionale, carichi di lavoro eccessivi.
    • Infermieri e medici: stipendi non competitivi rispetto ad altri Paesi europei, condizioni di lavoro stressanti e carenza di personale.
  2. Mancanza di formazione e orientamento:
    • Poche iniziative per far conoscere le professioni sanitarie ai giovani, specialmente nelle scuole.
    • Assenza di percorsi di formazione continua obbligatoria per professioni come gli OSS.
  3. Frammentazione del sistema:
    • Differenze tra pubblico e privato, con condizioni di lavoro e retribuzioni spesso più svantaggiose nel settore privato.
  4. Demografia e fabbisogno futuro:
    • L’invecchiamento della popolazione italiana aumenterà ulteriormente la domanda di servizi sanitari e socio-sanitari, rendendo ancora più urgente colmare le carenze di personale.

Proposte per l’Italia:

  1. Campagne di sensibilizzazione:
    • Promuovere il valore sociale delle professioni sanitarie, con particolare attenzione a figure come gli OSS, spesso sottovalutate.
    • Coinvolgere le scuole superiori in progetti di orientamento per far conoscere queste carriere.
  2. Incentivi economici:
    • Aumentare gli stipendi degli OSS e di altre professioni sanitarie, allineandoli agli standard europei.
    • Introdurre borse di studio e agevolazioni fiscali per chi sceglie di studiare e lavorare nel settore sanitario.
  3. Miglioramento delle condizioni di lavoro:
    • Ridurre il carico di lavoro e garantire tutele giuridiche e assicurative adeguate.
    • Introdurre percorsi di formazione continua obbligatoria per tutte le professioni sanitarie.
  4. Politiche strutturali:
    • Creare un contratto unico per gli OSS, eliminando le disparità tra pubblico e privato.
    • Investire in programmi di reclutamento e formazione per colmare le carenze di personale.
  5. Collaborazione con le istituzioni:
    • Coinvolgere il Ministero della Salute, le Regioni e le università per sviluppare strategie condivise e di lungo periodo.

Il report dell’OMS offre spunti preziosi per affrontare la carenza di interesse dei giovani verso le professioni sanitarie, un problema che in Italia è particolarmente urgente. Per garantire un sistema sanitario sostenibile e di qualità, è essenziale agire su più fronti: formazione, riconoscimento professionale, condizioni di lavoro e retribuzioni competitive. Solo così sarà possibile attrarre nuovi talenti e valorizzare chi già lavora in questo settore.

Lo studio OMS:

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