Mototerapia: il Presidente dell’Ordine TSRM PSTRP di Roma invita a valorizzare i professionisti della riabilitazione.

L’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione di Roma e Provincia esprime preoccupazione per l’approvazione della legge che riconosce la mototerapia come terapia complementare. Questa iniziativa, pensata per migliorare l’esperienza di ospedalizzazione di bambini, ragazzi e adulti con disabilità, ha generato un acceso dibattito tra i professionisti del settore.

Mototerapia: una definizione controversa.

Sebbene l’attività sia stata accolta con interesse per il suo potenziale di promuovere il benessere emotivo e fisico, il Presidente dell’Ordine TSRM PSTRP di Roma, Andrea Lenza, sottolinea che non esistono dati scientifici solidi a supporto di tale pratica. «Anche la mototerapia, come altre attività già riconosciute complementari, potrebbe aiutare a ridurre lo stress e promuovere il benessere globale, ma ad oggi non ci sono evidenze scientifiche sufficienti che inducano a promuoverla come terapia. Il termine stesso “terapia” rischia di creare false aspettative, disorientando i cittadini e favorendo approcci non regolamentati.»

Lenza evidenzia il pericolo che il riconoscimento della mototerapia possa incentivare fenomeni di abusivismo professionale, un problema che l’Ordine combatte quotidianamente con il supporto dei Carabinieri del NAS.

Il ruolo dei professionisti della riabilitazione.

Le professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, rappresentate dall’Ordine, operano secondo il modello bio-psico-sociale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Figure altamente specializzate come i Terapisti della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, i Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica, i Terapisti Occupazionali, gli Educatori Professionali e i Logopedisti progettano interventi basati su evidenze scientifiche aggiornate, tenendo conto delle esigenze specifiche di ogni paziente.

Lenza esprime solidarietà verso i professionisti che, ogni giorno, si occupano di percorsi riabilitativi complessi e sottolinea l’importanza di investire nelle terapie convenzionali. «I percorsi di presa in carico meritano un approccio serio, basato sulla letteratura scientifica e su risorse adeguate. Il rischio è di svalutare le professioni sanitarie, generando false speranze presso le famiglie e trascurando le reali necessità territoriali.»

Un appello alle istituzioni.

L’Ordine TSRM PSTRP di Roma si dice pronto a collaborare con le Commissioni d’Albo nazionali per portare all’attenzione delle istituzioni regionali e nazionali le perplessità legate alla norma. Lenza conclude con un invito chiaro: «È fondamentale allocare maggiori risorse nel potenziamento delle terapie convenzionali e del personale sanitario specializzato, per garantire interventi preventivi, tempestivi e precoci e ridurre le liste d’attesa. La priorità deve essere il sostegno ai professionisti e alle famiglie, basandosi su approcci validati e sicuri.»

Un dibattito ancora aperto.

La discussione sulla mototerapia sottolinea ancora una volta l’importanza di una regolamentazione rigorosa delle terapie complementari, che non deve mai oscurare l’impegno e la professionalità di chi opera quotidianamente nella sanità pubblica. È necessario, conclude Lenza, preservare la qualità e l’affidabilità dei servizi sanitari, tutelando sia i cittadini che i professionisti.

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