Morbi (FSI-USAE): “ecco il teatrino elettorale di De Marchi (FIALS); accuse fumose e critiche infondate”.

Il comunicato del Sig. De Marchi, che pretende di denunciare le cosiddette iniziative demagogiche della FSI (FSI-USAE) supportata dalla RSU uscente, si rivela essere un vero e proprio copione teatrale, in cui il “guerriero della querela” si dimentica di uno dei fatti più importanti: il referendum promosso da FSI-USAE.

Innanzitutto, mentre il sig. De Marchi si proclama portavoce dell’indignazione, egli stesso non ha mai messo piede al tavolo della RSU, né lui né i rappresentanti del suo sindacato hanno partecipato a incontri fondamentali in un triennio di mandato. Una presenza assente che rende ancor più ironica la sua posizione di “guardiano” dei lavoratori. È difficile prendere sul serio chi, pur criticando le modalità operative degli altri sindacati, dimentica che la sua stessa squadra è rimasta lontana dal confronto sindacale.

Il sig. De Marchi ricorda, con tono allarmistico, le difficoltà sorte in seguito all’approvazione, nel 2022, di un progetto organizzativo che avrebbe gravato sul lavoro degli OSS. Eppure, quando si è tentato un confronto costruttivo, il sig. De Marchi si è trasformato in un critico spudorato, negando le evidenze documentate e mettendo in dubbio la serietà delle proposte avanzate dalla RSU.

Ma il vero colpo di scena arriva con il referendum, ideato e realizzato da FSI-USAE ben prima che la campagna elettorale per il rinnovo della RSU iniziasse. Un’iniziativa che ha raccolto le proposte concrete e dirette dei lavoratori, evidenziando le reali esigenze e le criticità quotidiane vissute nel progetto OSS-Alberghiero.

Un contrasto netto con le polemiche demagogiche del sig. De Marchi, che ora, a ridosso delle elezioni, tenta disperatamente di guadagnare consensi con critiche infondate e attacchi a vuoto.

È evidente che il gioco elettorale del De Marchi, basato su accuse che non reggono il confronto con i fatti, non è altro che un tentativo di strumentalizzare il momento per mascherare la sua totale assenza di impegno e presenza. I lavoratori, ormai troppo svegli per farsi ingannare da retoriche vuote, sanno con chi hanno a che fare e non si lasceranno abbindolare da questo teatrino insulso.

In definitiva, questa sceneggiata elettorale di De Marchi si rivela un’operazione di facciata, destinata a raccogliere consensi di breve durata. Invece la realtà dimostra che la vera forza sindacale risiede nella concretezza e nella partecipazione attiva, da sempre messa in campo dalla FSI-USAE.

Ricordiamo al sig. De Marchi che chi semina demagogia raccoglie sfiducia, e il pubblico, in questo caso i lavoratori, non intende certo applaudire a recite demoniache, ma esigere chiarezza e impegno reale.

Alessandro Morbi – Segretario Territoriale FSI-USAE Bergamo

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