Molestie in corsia: il silenzio che fa male alla Sanità. Infermiera palpeggiata da Medico.
In un importante ospedale siciliano, una vicenda di abusi e molestie sul posto di lavoro sta portando alla luce un fenomeno troppo spesso taciuto nella sanità italiana: le molestie nei confronti del personale infermieristico da parte di superiori gerarchici.
Il caso, emerso nelle ultime settimane, vede protagonista un’infermiera vittima di continue molestie da parte di un primario, in un contesto particolarmente delicato come quello della sala operatoria. La situazione, iniziata dopo la fine di una relazione personale basata su false premesse, si è trasformata in un incubo quotidiano per la professionista. Il tutto è stato denunciato ad AssoCareNews.it.
Un abuso di potere.
La dinamica evidenzia un classico caso di abuso di potere in ambito lavorativo, dove la posizione gerarchica viene utilizzata come strumento di pressione e ricatto. La vittima, timorosa di perdere il proprio posto di lavoro, si trova costretta a subire comportamenti inappropriati e molestie, in un ambiente che dovrebbe invece garantire professionalità e sicurezza.
La spirale del silenzio.
Il timore di ritorsioni professionali spinge molte vittime a non denunciare. Questo silenzio forzato non solo danneggia la persona che subisce le molestie, ma compromette anche la qualità dell’ambiente lavorativo e, di conseguenza, l’assistenza ai pazienti. La paura di perdere il lavoro diventa così una catena invisibile che perpetua comportamenti inaccettabili.
Le vie d’uscita.
È fondamentale ricordare che esistono strumenti legali e supporti istituzionali per chi si trova in queste situazioni:
- i sindacati offrono consulenza e protezione legale;
- gli ordini professionali possono intervenire a tutela degli iscritti;
- esistono associazioni specializzate nel supporto alle vittime di molestie sul lavoro;
- la legge italiana prevede specifiche tutele contro le molestie in ambito lavorativo.
L’importanza della denuncia.
Rompere il silenzio è il primo passo per contrastare questi fenomeni. Le molestie sul posto di lavoro non sono mai accettabili, tanto meno in un ambiente ospedaliero dove la serenità del personale è fondamentale per garantire la sicurezza dei pazienti.
Serve cambiare paradigma.
È necessario un cambio di paradigma nella gestione di questi casi, con la creazione di protocolli chiari e canali di denuncia protetti che garantiscano l’anonimato e la tutela di chi segnala. Solo così si potrà costruire un ambiente lavorativo più sicuro e professionale, dove il rispetto reciproco sia la norma e non l’eccezione.
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