Minori e abuso di smartphone: Scerra (M5S) chiede dati completi sulle patologie.

Filippo Scerra, questore della Camera e deputato del Movimento 5 Stelle, ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro della Salute Orazio Schillaci per fare luce sulle conseguenze sanitarie dell’uso eccessivo di dispositivi elettronici nei minori di 17 anni.

Focus sulla salute dei minori.

“I bambini rappresentano la fascia più vulnerabile della società, e la loro salute deve essere una priorità per la politica,” ha dichiarato Scerra. La richiesta si concentra sull’ottenimento di dati completi e aggiornati relativi a:

• Patologie legate all’abuso di smartphone e dispositivi elettronici.
• Cifre sui ricoveri e interventi nei reparti di Neuropsichiatria infantile e adolescenziale.

Disomogeneità nei dati regionali.

Attualmente, le informazioni disponibili vengono fornite solo da alcune Regioni e in modo non uniforme, rendendo difficile per i legislatori valutare correttamente l’impatto di questo fenomeno. “Servono dati accurati per sviluppare iniziative efficaci a tutela della salute dei minori,” ha sottolineato Scerra.

Proposte legislative in arrivo.

L’interrogazione parlamentare arriva in un momento in cui il Movimento 5 Stelle è impegnato nella stesura di una proposta di legge per regolamentare l’uso degli smartphone tra i minori. “Abbiamo già evidenziato i rischi legati all’abuso dei dispositivi elettronici, ma per proporre strumenti adeguati è necessario basarsi su dati certi e completi,” ha aggiunto Scerra.

Rischi per la salute legati agli smartphone.

Numerosi studi indicano che l’eccessivo utilizzo di dispositivi elettronici può avere conseguenze gravi sui minori, tra cui:

• Disturbi del sonno.
• Problemi visivi e posturali.
• Riduzione dell’attenzione e dello sviluppo sociale.
• Casi crescenti di dipendenza tecnologica.

L’importanza di una regolamentazione.

L’iniziativa di Scerra punta a colmare una lacuna informativa che potrebbe ostacolare interventi concreti per proteggere la salute dei più giovani. La raccolta e l’analisi sistematica dei dati saranno fondamentali per definire politiche preventive e percorsi educativi mirati.

La risposta del ministro della Salute sarà cruciale per delineare i prossimi passi e affrontare una problematica sempre più attuale nel contesto tecnologico e sociale odierno.

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