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Michela, Dirigente Infermieristica di Emergency tornata da Gaza: “ho lavorato in Afghanistan e Yemen, ma non ho mai visto nulla di simile”.

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Michela Paschetto, direttrice delle professioni infermieristiche e sanitarie di Emergency, è appena tornata da Gaza, dove l’organizzazione umanitaria ha avviato un supporto medico e logistico a un Centro di salute primaria nella zona di al-Mawasi (Khan Younis), nel sud della Striscia. Paschetto, che ha lavorato in contesti di guerra come Afghanistan, Libia e Yemen, ha raccontato a ilFatto.it la gravità della situazione che ha trovato a Gaza, descrivendo le condizioni come “senza precedenti”.

“Quello che ho visto dalle finestre di Gaza è una condizione molto critica, sia per i combattimenti in corso sia per le terribili condizioni di vita della popolazione,” afferma Paschetto. “Le persone sono state bombardate, costrette a spostarsi più volte e ora vivono in tende, senza avere accesso ai servizi di base”.

Il conflitto ha devastato Gaza, e i bisogni sanitari sono enormi. “Gli ospedali locali che sono ancora operativi soffrono una grave carenza di personale, farmaci e risorse, e sono spesso sovraffollati“, spiega Paschetto. In mancanza di altre strutture, molti malati si rivolgono agli ospedali per trattamenti che potrebbero essere gestiti in ambulatorio.

Emergency, consapevole di questa situazione critica, ha iniziato la costruzione di una nuova clinica a Khan Younis per fornire assistenza sanitaria di base. La clinica offrirà servizi di primo soccorso, stabilizzazione di emergenze medico-chirurgiche, assistenza medico-chirurgica di base per adulti e bambini, e assistenza post-operatoria. La struttura è pensata per affrontare una grave carenza di acqua, cibo, abitazioni e servizi sanitari, che rendono ancora più difficile la vita quotidiana per le persone.

Paschetto sottolinea come i target principali delle cure siano tradizionalmente donne e bambini, ma a Gaza anche gli uomini adulti sono gravemente compromessi a causa delle condizioni di vita: “Non c’è cibo, la gente vive in tende in inverno e l’igiene è ridotta all’osso”.

Per sostenere gli interventi di Emergency, è stata lanciata una campagna di regali solidali. Tra i prodotti acquistabili, c’è un kit di primo soccorso per assistere le vittime di guerra a Gaza. La campagna mira a raccogliere fondi per estendere il diritto alla cura nelle zone di conflitto.

In un contesto dove la sofferenza è palpabile, Emergency si sta impegnando a garantire il minimo indispensabile per la salute e la sicurezza delle popolazioni più vulnerabili.

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